Israele lancia il contrattacco contro l'Iran, colpita una base aerea militare a Esfahan

Giornale di Sicilia ESTERI

Atteso, annunciato e infine arrivato. Il contrattacco di Israele all’Iran è stato lanciato alle 4.30 ora italiana, come rappresaglia per quanto accaduto nel fine settimana. Israele aveva avvertito che avrebbe risposto dopo che l’Iran aveva lanciato centinaia di missili e droni contro Israele nella notte tra sabato e domenica. Al momento non ci sono notizie di vittime. Tre funzionari iraniani hanno confermato che un attacco ha colpito una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell’Iran centrale, ma non hanno detto quale Paese abbia organizzato il raid, riferisce il New York Times (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altre fonti

Le immagini delle studentesse che a Teheran indossavano la gonne corte, non portavano il velo, andavano in spiaggia in costume sono celebri. Sono di cinquanta-sessant'anni fa. (ilmessaggero.it)

Più precisamente in quel di Isfahan (o Esfahan, che dir si voglia) sede del Centro di tecnologia nucleare e dell'impianto per l'arricchimento dell'uranio di Natanz. Un attacco che aveva già due precedenti: l'11 aprile del 2021 Teheran accusò Tel Aviv di aver colpito un sito nucleare sotterraneo attraverso un cyber (Inside Over)

CAPRI – L'attacco di questa notte all'Iran, attributo a Israele, cambia l’agenda dei lavori del G7 dei ministri degli Esteri riuniti a Capri. Si è trattato di una azione “limitata”, questa ad ora la presa d’atto. (la Repubblica)

Il messaggio israeliano è chiaro: l’Iran può essere attaccato in modo rapido, tattico ed efficiente, prendendo di mira sempre siti strategici e evitando attacchi di massa. (Il Fatto Quotidiano)

E se l'attacco di stanotte di Israele a Isfahan fosse in realtà una de-escalation? La risposta alla pioggia di droni e missili che si è scatenata sabato notte è stata sferrata da Israele stanotte intorno alle 4.30. (ilmessaggero.it)

Questa sarebbe la risposta di Tel Aviv a Teheran, risposta che tuttavia non ha ancora conferme ufficiali da parte dello Stato Ebraico. (Adnkronos)