Accuse degli Stati Uniti: Russia impiega armi chimiche in Ucraina

L'uso di armi chimiche da parte della Russia in Ucraina è stato denunciato dal Dipartimento di Stato americano. Secondo le accuse, la Russia avrebbe impiegato cloropicrina, un'arma chimica potentissima, contro l'esercito ucraino. Queste affermazioni sono state respinte dall'ambasciatore di Mosca a Washington, definendole "odiose e infondate".

L'arma chimica

La cloropicrina è un'arma chimica estremamente potente, capace di uccidere in tempi brevissimi. Basta respirarla per pochi minuti per subire i suoi effetti letali. L'uso di questa sostanza sarebbe legato alle granate K-51, in violazione della Convenzione sulle armi chimiche.

La situazione sul campo di battaglia

Dopo mesi di pesanti bombardamenti russi, la città orientale strategica di Chasiv Yar appare completamente carbonizzata. L'esercito di Mosca lancia droni kamikaze dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia, approfittando del fatto che le forze di Kiev non possono rispondere al fuoco, afferma il portavoce dell'intelligence della Difesa ucraina.

La posizione degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti accusano formalmente la Russia di aver utilizzato armi chimiche vietate sui campi di battaglia in Ucraina. In particolare, secondo il Dipartimento di Stato americano, le truppe di Mosca avrebbero usato "cloropicrina contro le forze ucraine in violazione della Convenzione sulle armi chimiche (CWC)".

La risposta della Russia

Le accuse degli Stati Uniti sono state respinte dalla Russia, che le ha definite "odiose e infondate". L'ambasciatore di Mosca a Washington ha negato categoricamente l'uso di armi chimiche da parte delle forze russe.

La situazione a Kiev

Intanto, Kiev denuncia il lancio di droni kamikaze russi dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia. La situazione rimane tesa e incerta, con le forze ucraine che continuano a resistere nonostante le difficoltà.

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