Roberto Vannacci, candidato della Lega, contestato a Napoli

Roberto Vannacci, generale e candidato della Lega alle prossime elezioni europee, è stato oggetto di contestazioni durante la sua visita a Napoli. La tensione è salita quando gruppi di attivisti hanno cercato di impedire un evento in cui Vannacci stava presentando il suo secondo libro, "Il coraggio vince", presso il circolo In Arte Vesuvio.

Proteste sul Lungomare

Sul Lungomare di Napoli, la polizia ha dovuto intervenire per contenere gli scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine. Striscioni con scritte come "Cacciamolo" e "Napoli non ti vuole" sono stati esposti in piazza del Plebiscito, luogo della manifestazione. Il Questore Maurizio Agricola aveva precedentemente ordinato che il corteo non potesse raggiungere via Nazario Sauro, dove Vannacci era atteso alle 17:00.

Vannacci e l'antifascismo

Vannacci ha suscitato polemiche con le sue dichiarazioni sull'antifascismo. "Non mi sono mai definito antifascista perché non ritengo utile definirmi tale. Non è richiesto da nessuna norma della Costituzione, da nessuna legge, e il fascismo è finito cento anni fa. Non si può essere anti qualcosa che non esiste più", ha affermato il Generale. Queste parole hanno fatto rumore e hanno alimentato ulteriormente le proteste.

La campagna elettorale continua

Nonostante le contestazioni, la campagna elettorale di Vannacci prosegue. Il candidato ha ringraziato i contestatori, sostenendo che danno "ulteriore lustro e importanza a questo evento". La visita a Napoli e la presentazione del suo libro rappresentano un passo importante nella sua corsa alle elezioni europee.

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