Elezioni europee: la sfida dei leader e il ritorno della politica territoriale

Le elezioni europee si avvicinano e il quadro delle candidature si completa. La partita più emozionante si profila al Centro con la sfida tra diversi leader di partito. Tra questi, spiccano Giorgia Meloni, Elly Schlein, Antonio Tajani, Carlo Calenda, Emma Bonino, Ignazio Marino e il generale Vannacci.

La corsa dei leader

Sei leader di partito hanno deciso di scendere in campo per le elezioni europee. L'ultimo ad annunciare la sua candidatura è stato Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che si è inserito nelle liste di Iv in tutte le circoscrizioni, escluso il Nord Est. Fuori dall'arena elettorale restano Matteo Salvini, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

I candidati in bilico

Nonostante la presenza di tanti big, ci sono anche molti candidati che rischiano di non essere eletti. Tra questi, Carlo Calenda, Michele Santoro, Matteo Renzi, Emma Bonino, Susanna Ceccardi, Pina Picierno e Marco Tarquinio. Il motivo? Alcuni appartengono a liste che potrebbero non superare la soglia del 4%, altri invece potrebbero essere esclusi a causa delle lotte interne per le preferenze.

Il ritorno della politica territoriale

Le elezioni europee segnano anche il ritorno della politica territoriale. Infatti, i cittadini possono indicare tre scelte sulla scheda, riportando così la politica nei territori. Questo sistema favorisce una politica più fisica e combattuta, come nelle grandi scene della democrazia europea. Un esempio? "La campagna elettorale", un dipinto del 1755 di William Hogarth, che mostra le varie fasi di una campagna elettorale, dal banchetto alla votazione, fino al trionfo dell'eletto.

Approfondimenti:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo