Stellantis costretta a cambiare: l’Alfa «Milano» diventa «Junior»

il manifesto ECONOMIA

La figura di palta è notevole. Dopo giorni di polemiche, l’amministratore delegato del marchio Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato ha annunciato formalmente il cambio di nome per «Milano», la prima auto elettrica del Biscione che sarà prodotta in Polonia. Si tratta della figlia del modello Mi-To (Milano-Torino) e dai sindacati al ministro Urso le critiche per la scelta di dare il nome del capoluogo lombardo a un’auto prodotta all’estero sono state fortissime. (il manifesto)

Ne parlano anche altre testate

Terza tappa stagionale del Criterium giovanile di boxe promosso dalla Federazione pugliese con il supporto organizzativo e logistico della Boxe Modugno. Pantaleo” di Modugno. (Tarantini Time Quotidiano)

La decisione di Stellantis di cambiare nome alla nuova Alfa Romeo Milano in Junior "credo che sia un segnale di piena collaborazione tra l'azienda e l'Italia". (Corriere Adriatico)

Secondo, è la prima Alfa Romeo di serie disponibile anche al 100% elettrica. Per restare in tema di “piccole Alfa” la MiTo, che è una berlina a tre porte prodotta fino al 2018, risulta più corta di soli 11 cm. (AlVolante)

Per i puristi del marchio, il nome “Junior” richiama una delle vetture più amate dagli alfisti; la piccola coupé GT 1300 Junior ha saputo rappresentare il marchio milanese nei rally e nelle corse in pista per molti anni, ed ancora oggi sono molte le “Junior” che calcano le piste nelle competizioni per auto storiche. (DMove.it)

Non è la prima volta che un marchio automobilistico italiano deve cambiare in corsa il nome di un suo modello. (La Gazzetta dello Sport)

Il Ministro Adolfo Urso si è rifatto ad una legge nata per preservare il Made in Italy dei prodotti agroalimentari. Una legge corretta contro le imitazioni: per esempio, il vero parmigiano dal farlocco “parmesan”, dal nome simile ma non uguale, prodotto nei Paesi dell’Est con latte differente da quello del parmigiano e lavorazioni molto meno scrupolose. (Auto.it)