Ue, Lollobrigida: "Bene che Draghi riconosca errori del passato"

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Ue, Lollobrigida: "Bene che Draghi riconosca errori del passato" 16 aprile 2024 Forse abbiamo convinto noi anche il presidente Draghi, a cominciare ad assumere posizioni come quelle che ha tenuto, cioè la necessità di difendere l'impresa e la produzione in Europa, perché non viviamo più in un mondo nel quale le certezze che ci avevano accompagnato si sono confermate nel tempo”. Così il Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida entrando al Salone del Mobile di Milano che apre oggi i suoi battenti. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

"La nostra organizzazione, il nostro processo decisionale e il finanziamento sono pensati per il mondo di ieri, pre-Covid, pre-Ucraina, pre-conflagrazione in Medio Oriente, pre-ritorno della rivalità tra grandi potenze – ha dichiarato Draghi –. (LA STAMPA Finanza)

Mission impossible. A leggere con serietà il discorso che Mario Draghi ha consegnato ieri a La Hulpe, intervenendo a una conferenza organizzata dalla presidenza di turno belga dell’UE, emerge con nettezza un quadro disperante per il futuro dei paesi del Vecchio Continente. (Contropiano)

La possibilità che Mario Draghi possa assumere la presidenza della Commissione Europea sta guadagnando terreno nelle discussioni politiche europee. (ilmessaggero.it)

Eppure fino a oggi nessuno è mai riuscito a prevenirne una. Intanto le imprese soffrono per la crisi della Germania.Da che esiste l’Unione europea ogni crisi è occasione per dire che bisogna cambiare. (La Verità)

Partecipando alla High-Level Conference sui diritti sociali a La Hulpe, alle porte di Bruxelles, Mario Draghi ha tratteggiato il perimetro del suo report sulla competitività dell’Unione europea, per il quale è stato incaricato proprio da Ursula von der Leyen. (Virgilio Notizie)

Occorre «una ridefinizione della nostra Unione che non sia meno ambiziosa di quella che fecero i padri fondatori 70 anni … L’Europa non sta perdendo la sfida economica con le altre potenze globali, Cina e Stati Uniti. (la Repubblica)