Tambellini (Pd): "Servizio sanitario nazionale a rischio, ma non è al centro delle politiche del governo"

LuccaInDiretta SALUTE

“Qualche giorno fa, quattordici scienziati hanno firmato un documento in cui si ribadisce l’importanza del Servizio sanitario nazionale e la necessità di garantirne la continuità e lo sviluppo. Si tratta dell’ennesimo allarme lanciato a causa di una condizione di crisi in cui sono evidenti l’arretramento di alcuni parametri di salute, le difficoltà crescenti nell’accesso ai percorsi di diagnosi e cura, l’aumento delle diseguaglianze regionali e sociali, come si rimarca autorevolmente nel documento stesso”. (LuccaInDiretta)

Ne parlano anche altre fonti

16 APR Gentile direttore, (Quotidiano Sanità)

E' la Fondazione Gimbe, con il suo presidente Nino Cartabellotta, a svolgere un'analisi indipendente dei dati sulla spesa sanitaria contenuti nel Documento di economia e finanza 2024, che, oltre al bilancio consuntivo 2023, comprende anche le stime per il 2024 e per il triennio 2025-2027. (Alto Adige)

"Il continuo definanziamento del Servizio sanitario nazionale colloca l'Italia ultima tra i paesi del G7", avverte Cartabellotta. Ma per la Fondazione Gimbe si tratta di una previsione illusoria. (Fanpage.it)

Una diminuzione di oltre 3,6 miliardi nel 2023 rispetto all'anno precedente, seguita da un aumento di 7,6 miliardi nel 2024, che però "è solo 'illusorio, in quanto è in gran parte dovuto al fatto che non è stato perfezionato il rinnovo dei contratti dei dirigenti e dei contrattisti per il triennio 2019-2021, i cui costi non sono stati registrati nel 2023 e sono stati rinviati al 2024". (Alto Adige)

Spesa sanitaria in discesa nel 2023 e calo del rapporto tra spesa sanitaria e Prodotto interno lordo sia nel 2025 sia nel 2026, sotto il livello pre pandemia (era al 6,4% nel 2019). È questa la sintesi sulla sanità che la Fondazione Gimbe dà del Documento di economia e finanza (Def) 2024 approvato lo scorso 9 aprile dal Consiglio dei ministri. (HealthDesk)

Invece, "considerato che nel 2022 il gap della spesa sanitaria pro-capite con la media dei Paesi europei ha superato in totale i 47 miliardi - rammenta Cartabellotta - il Def 2024 non pone affatto le basi per ridurlo progressivamente: anzi, il rapporto spesa sanitaria/Pil scende a 6,3% nel 2025-26 e al 6,2% nel 2027, valori inferiori al 2019 (6,4%), confermando che la pandemia non ha insegnato proprio nulla". (La Gazzetta del Mezzogiorno)