Alfa Romeo Junior: tutto sulla baby crossover

AlVolante ECONOMIA

Per almeno cinque motivi l'Alfa Romeo Junior segna un prima e un dopo nella storia del costruttore. Con i suoi 417 cm di lunghezza (178 cm la larghezza e 150 cm l’altezza) è la prima baby crossover della Casa (da un paraurti all’altro la Tonale segna 453 cm). Per restare in tema di “piccole Alfa” la MiTo, che è una berlina a tre porte prodotta fino al 2018, risulta più corta di soli 11 cm. Secondo, è la prima Alfa Romeo di serie disponibile anche al 100% elettrica. (AlVolante)

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Proprio nei giorni in cui a Milano si celebra la settimana del design Stellantis debutta inverte la marcia di marketing e debutta agli eventi del “fuori salone” con l’automobile Alfa Romeo Junior. E così si scopre che i vertici dell’ex Lingotto - forse per non continuare ad irritare, il ministro Adolfo Urso Imprese e del made in Italyè stata precipitosamente “ritargato” come Junior. (Liberoquotidiano.it)

Per i puristi del marchio, il nome “Junior” richiama una delle vetture più amate dagli alfisti; la piccola coupé GT 1300 Junior ha saputo rappresentare il marchio milanese nei rally e nelle corse in pista per molti anni, ed ancora oggi sono molte le “Junior” che calcano le piste nelle competizioni per auto storiche. (DMove.it)

Risponde così il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, a margine dell'inaugurazione del Salone del Mobile a Milano, a chi gli chiedeva se il cambio di nome dopo la polemica con l'esecutivo rappresentasse, o meno, una 'vittoria'. (Corriere Adriatico)

Sono stati 83 gli atleti, in rappresentanza di 7 società, che hanno invaso domenica 14 aprile il Palasport “S. Questa la lista dei baby dilettanti che hanno partecipato al Criterium di Modugno, guidati dai tecnici Cataldo Quero e Domenico Maffei, suddivisi per categoria: “Cuccioli” (5-7 anni), Roberta Nali e Andrea Felle; “Cangurini”(8-9 anni), Cristian Cirulli, Francesco Passiatore, Andrea Leanza, Mattia Scarcella e Angelo Castellano; “Canguri” (10-11 anni), Roberto Albano; “Allievi” (12-13 anni), Andrea Battafarano, Giovanni Depasquale, Samuele Del Gaudio e Giovanni De Giorgio. (Tarantini Time Quotidiano)

Se l’Alfa Romeo Milano subito dopo la presentazione ha dovuto prendere il nome Junior, nel lontano 2003 toccò alla Fiat fare altrettanto con la seconda generazione della Panda che avrebbe dovuto chiamarsi Gingo, ma che a pochi giorni dal debutto fu deciso di continuare a chiamarla Panda per problemi di assonanza con un modello analogo per tipologia di Renault, la Twingo. (La Gazzetta dello Sport)

Da Milano a Junior. Una legge corretta contro le imitazioni: per esempio, il vero parmigiano dal farlocco “parmesan”, dal nome simile ma non uguale, prodotto nei Paesi dell’Est con latte differente da quello del parmigiano e lavorazioni molto meno scrupolose. (Auto.it)