Paradigmi di valutazione della spesa nazionale

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Paradigmi di valutazione della spesa nazionale 15 APR Riproduzione riservata Altri articoli in Lettere al direttore di Antonio Salvatore- Gentile Direttore,il 9 aprile 2024 il Consiglio dei Ministri ha deliberato il DEF 2024 recante l’analisi tendenziale della finanza pubblica. Dal documento emergono alcune circostanze che meritano attenta riflessione anche alla luce delle loro implicazioni sulla spesa sanitaria pubblica italiana. (Quotidiano Sanità)

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ROMA (Alto Adige)

Spesa sanitaria in discesa nel 2023 e calo del rapporto tra spesa sanitaria e Prodotto interno lordo sia nel 2025 sia nel 2026, sotto il livello pre pandemia (era al 6,4% nel 2019). È questa la sintesi sulla sanità che la Fondazione Gimbe dà del Documento di economia e finanza (Def) 2024 approvato lo scorso 9 aprile dal Consiglio dei ministri. (HealthDesk)

Ma per la Fondazione Gimbe si tratta di una previsione illusoria. "Il continuo definanziamento del Servizio sanitario nazionale colloca l'Italia ultima tra i paesi del G7", avverte Cartabellotta. (Fanpage.it)

Invece, "considerato che nel 2022 il gap della spesa sanitaria pro-capite con la media dei Paesi europei ha superato in totale i 47 miliardi - rammenta Cartabellotta - il Def 2024 non pone affatto le basi per ridurlo progressivamente: anzi, il rapporto spesa sanitaria/Pil scende a 6,3% nel 2025-26 e al 6,2% nel 2027, valori inferiori al 2019 (6,4%), confermando che la pandemia non ha insegnato proprio nulla". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Una diminuzione di oltre 3,6 miliardi nel 2023 rispetto all'anno precedente, seguita da un aumento di 7,6 miliardi nel 2024, che però "è solo 'illusorio, in quanto è in gran parte dovuto al fatto che non è stato perfezionato il rinnovo dei contratti dei dirigenti e dei contrattisti per il triennio 2019-2021, i cui costi non sono stati registrati nel 2023 e sono stati rinviati al 2024". (Alto Adige)

Gentile direttore, Sulla sanità solo artifici tecnici e non nuove risorse (Quotidiano Sanità)