Tim, l'assemblea degli azionisti conferma il ceo Labriola per un secondo mandato

Pietro Labriola ha ottenuto un secondo mandato alla guida di Tim. La sua lista ha prevalso nell’assemblea degli azionisti, ottenendo circa il 49% dei voti e, quindi, sei posti su nove nel consiglio di amministrazione. Due posti spetteranno invece alla lista rivale del fondo lussemburghese Merlyn, che ha incassato il 2,4% dei voti, e uno alla terza lista del fondo attivista Bluebell, forte dell’1% delle preferenze. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Per lui si tratta del secondo mandato. In sede era presente per il passaggio di consegne anche l'ex presidente Salvatore Rossi. (La Stampa)

Paolucci: 'Adesso non ci sono piu' liste, lavorare insieme' (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 24 apr - 'L'obiettivo e' far salire il titolo, altrimenti, se non sale il titolo, non ci facciamo niente'. (Il Sole 24 ORE)

L’avvocato Alberta Figari “non ha bisogno di consigli”. Così il presidente uscente di Tim Salvatore Rossi si limita a rispondere uscendo dalla sede della società a Milano, dove si è svolta l’assemblea dei soci per rinnovare il cda, ai cronisti che gli chiedono se ha un consiglio da dare all’avvocato Figari indicata alla presidenza di Tim nella lista presentata dal board uscente in cui è confermato Pietro Labriola come ad, destinata ad essere la prossima presidente della telco. (LAPRESSE)

Compagnia telefonica azienda telefonica (LA STAMPA Finanza)

I grandi fondi esteri (tra cui Amundi, Blackrock, Norges e Vanguard), insieme a quelli italiani (Anima, Fideuram e Generali), si sono presentati con circa il 12%, perché la maggior parte delle azioni detenute in portafoglio (soprattutto dagli investitori esteri) è stata data a prestito nei mesi scorsi dopo la presentazione del piano industriale del 7 marzo (quando il titolo è crollato in una seduta del 24%). (la Repubblica)

Il CdA, che ha una durata triennale, è composto da sette membri: due vengono eletti dalla Camera e due dal Senato. Altri due vengono indicati dal ministero dell'Economia e nominati dal Consiglio dei ministri, uno dei quali riveste poi la carica di amministratore delegato e l'altro, almeno in base alla prassi, di presidente, dopo aver ottenuto il gradimento di due terzi della commissione di Vigilanza. (Il Giornale d'Italia)