Tavola rotonda su problemi e carenze della sanità pubblica a La Conviviale di Vasto

ChietiToday SALUTE

L’Italia spende per il Servizio Sanitario Nazionale molto meno di Paesi quali Francia e Germania. In termini pratici, questo significa meno soldi per medici, infermieri e in generale per il personale sanitario e meno soldi per garantire l’accesso alle cure e quindi per la tutela della salute. Chi può permetterselo cerca soluzioni in strutture private o fuori regione. Ciò si traduce spesso in rinuncia alle cure per chi non può pagare di tasca propria, liste di attesa lunghissime, mobilità sanitaria (ChietiToday)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Il continuo definanziamento del Servizio sanitario nazionale colloca l'Italia ultima tra i paesi del G7", avverte Cartabellotta. Secondo le stime del Def appena approvato in Cdm, nel 2024 il rapporto tra spesa sanitaria e Pil dovrebbe aumentare di oltre 7,6 miliardi di euro rispetto al 2023. (Fanpage.it)

"Il Piano di rilancio del Servizio sanitario nazionale elaborato dalla Fondazione Gimbe - ricorda - propone di aumentare progressivamente la spesa sanitaria, con l'obiettivo di allinearla entro il 2030 alla media dei Paesi europei, al fine di garantire il rilancio delle politiche del personale sanitario, l'erogazione uniforme dei Livelli essenziali di assistenza e l'accesso equo alle innovazioni". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

E' la Fondazione Gimbe, con il suo presidente Nino Cartabellotta, a svolgere un'analisi indipendente dei dati sulla spesa sanitaria contenuti nel Documento di economia e finanza 2024, che, oltre al bilancio consuntivo 2023, comprende anche le stime per il 2024 e per il triennio 2025-2027. (Alto Adige)

Gentile direttore, 16 APR (Quotidiano Sanità)

Spesa sanitaria in discesa nel 2023 e calo del rapporto tra spesa sanitaria e Prodotto interno lordo sia nel 2025 sia nel 2026, sotto il livello pre pandemia (era al 6,4% nel 2019). È questa la sintesi sulla sanità che la Fondazione Gimbe dà del Documento di economia e finanza (Def) 2024 approvato lo scorso 9 aprile dal Consiglio dei ministri. (HealthDesk)

Una diminuzione di oltre 3,6 miliardi nel 2023 rispetto all'anno precedente, seguita da un aumento di 7,6 miliardi nel 2024, che però "è solo 'illusorio, in quanto è in gran parte dovuto al fatto che non è stato perfezionato il rinnovo dei contratti dei dirigenti e dei contrattisti per il triennio 2019-2021, i cui costi non sono stati registrati nel 2023 e sono stati rinviati al 2024". (Alto Adige)