Italia, Upb: il Pil del primo trimestre sale dello 0,2%. Incertezza per possibile controshock del superbonus

Milano Finanza ECONOMIA

Ultim'ora Nwes L’Italia cresce «a un ritmo moderato», ma la forchetta è molto ampia. Le forti tensioni geopolitiche e l’incertezza di un possibile ‘controshock’ legato alla revisione del superbonus non fanno stare tranquilli. A metterlo nero su bianco è l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), che nella nota sulla congiuntura di aprile sottolinea che «nel primo trimestre del 2024 l’Italia sarebbe cresciuta a un ritmo moderato: il Pil sarebbe aumentato allo 0,2%, una crescita simile a quella dei due periodi precedenti, ma con possibilità di ampia oscillazione sia verso l’alto (0,4) sia verso il basso (0)». (Milano Finanza)

Su altri giornali

Spinta dal taglio della Bce ai tassi e dai 100 mld del Pnrr Sulla crescita italiana, vista allo 0,9% quest'anno eall'1,1% nel 2025, pesano i rischi geopolitici, coi connessi potenziali aumenti dei costi energetici e di trasporto, ed eventuali ritardi nell’attuazione del Pnrr. (Italia Oggi)

"La crescita italiana sorprende in positivo nel 2023, arrivando al +0,9%," rileva il Centro studi di Confindustria che, all'appuntamento con le previsioni di primavera, ha rivisto al rialzo al +0,9% le previsioni sul Pil 2024; +1,1% nel 2025. (Alto Adige)

Oltre al miglioramento della domanda globale che "darà nuovo impulso all'export" gli economisti di Confindustria evidenziano "due potenti stimoli alla crescita": la prospettiva dei tassi in calo ed il Pnrr. (Tiscali Notizie)

Il Pil, in termini trimestrali, è però atteso tornare a crescere in modo più robusto dalla seconda metà del 2024 e nel corso del 2025, grazie a due driver: taglio dei tassi da parte della Bce e implementazione del Pnrr. (Tiscali Notizie)

A dirlo è il Centro Studi di Confindustria nel suo rapporto di previsione di primavera, sottolineando che “il graduale depotenziamento del Superbonus, già in scadenza a fine 2023 in termini di aliquota al 110%, e degli altri incentivi all’edilizia”, rappresenta un “freno” alla crescita. (LA NOTIZIA)

Resta in crescita l’economia italiana. (Il Diario del Lavoro)