Nella rilettura di Ben Sidran Bob Dylan si trasforma in jazzman
“Dylan Different” è il nome del progetto presentato al pubblico di Note di Notte Winter che si è trovato di fronte ad un Dylan davvero differente. Nessun arrangiamento ruffiano, nessuna tentazione in direzione delle cover, Sidran va oltre il tributo, la citazione, la sottolineatura e propone un omaggio personale, originale e sentito.
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Modica,
(informazione.it - comunicati stampa - spettacolo)
Libertà del jazz. Libertà di rileggere i successi di Bob Dylan spogliandoli delle sonorità folk-rock che li contraddistinguono e di regalare loro un nuovo abito decisamente jazz, a tratti swing, a tratti soul, a tratti funky, a tratti blues. Sempre elegante.
Libertà di suonare e cantare con un calice di vino rosso accanto ad un piede del pianoforte, di chiacchierare con il pubblico, di scegliere i brani della scaletta al momento, consultandosi con i compagni di palco.
Libertà di formare un quartetto ex novo a poche ore dal concerto e di riuscire a creare una sintonia perfetta sul palco, anche quando non c’è nemmeno il tempo di provare.
Tutto questo è accaduto al Joy Club di Modica con Ben Sidran, ospite di Note di Notte Winter insieme con Tom Warburton al contrabbasso, Leo Sidran alla batteria e il sassofonista catanese Cristiano Giardini che ha sostituito in corsa Bob Rockwell, bloccato in aeroporto dalla cenere islandese.
“Dylan Different” è il nome del progetto presentato al pubblico ibleo che si è trovato di fronte ad un Dylan davvero differente.
Nessun arrangiamento ruffiano, nessuna tentazione in direzione delle cover, Sidran va oltre il tributo, la citazione, la sottolineatura e propone un omaggio personale, originale e sentito.
Le sue sembrano audaci riscritture che possono spiazzare i puristi, ma che di certo hanno conquistato gli amanti del jazz e i tanti estimatori del pianista di Chicago.
“Ho messo più di 40 anni per riuscire a pagare musicalmente il mio debito a Dylan. È qualcosa che avrei voluto fare da molto tempo – spiega Sidran - e sono molto contento di esserci finalmente riuscito. Avevo a disposizione cento canzoni, via via ne ho selezionate venticinque, alla fine sono arrivato a dodici”.
Penultimo appuntamento nel calendario di Note di Notte Winter, il concerto è stato preceduto da un drink a cura del Joy Club.
“Dylan Different” rientrava – unico evento modicano ed unico appuntamento musicale della provincia di Ragusa - tra le iniziative organizzate in occasione della XII Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Modica 19 aprile 2010
Ufficio Stampa
Stefania Pilato 3382343355
[email protected]
Francesco Micalizzi 3392878013
[email protected]
Libertà di suonare e cantare con un calice di vino rosso accanto ad un piede del pianoforte, di chiacchierare con il pubblico, di scegliere i brani della scaletta al momento, consultandosi con i compagni di palco.
Libertà di formare un quartetto ex novo a poche ore dal concerto e di riuscire a creare una sintonia perfetta sul palco, anche quando non c’è nemmeno il tempo di provare.
Tutto questo è accaduto al Joy Club di Modica con Ben Sidran, ospite di Note di Notte Winter insieme con Tom Warburton al contrabbasso, Leo Sidran alla batteria e il sassofonista catanese Cristiano Giardini che ha sostituito in corsa Bob Rockwell, bloccato in aeroporto dalla cenere islandese.
“Dylan Different” è il nome del progetto presentato al pubblico ibleo che si è trovato di fronte ad un Dylan davvero differente.
Nessun arrangiamento ruffiano, nessuna tentazione in direzione delle cover, Sidran va oltre il tributo, la citazione, la sottolineatura e propone un omaggio personale, originale e sentito.
Le sue sembrano audaci riscritture che possono spiazzare i puristi, ma che di certo hanno conquistato gli amanti del jazz e i tanti estimatori del pianista di Chicago.
“Ho messo più di 40 anni per riuscire a pagare musicalmente il mio debito a Dylan. È qualcosa che avrei voluto fare da molto tempo – spiega Sidran - e sono molto contento di esserci finalmente riuscito. Avevo a disposizione cento canzoni, via via ne ho selezionate venticinque, alla fine sono arrivato a dodici”.
Penultimo appuntamento nel calendario di Note di Notte Winter, il concerto è stato preceduto da un drink a cura del Joy Club.
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