LOMBARDIA, IL 36% DEI QUINDICENNI GIA’ COL VIZIO DELL’ALCOL ROLANDO BIANCHI: “RAGAZZI, NON PERDETE LA SALUTE IN UN BICCHIERE...”

Troppi anche gli adolescenti che dichiarano di ubriacarsi. Oncologi e calciatori vanno in classe per insegnare la prevenzione: l’attaccante nerazzurro nei panni del “professore per un giorno”. L’iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e MIUR. E sul sito ufficiale c’è il “Quiz della salute”
Comunicato Precedente

next
Comunicato Successivo

next
Bergamo, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) – Problema alcol tra gli adolescenti lombardi. Più di un quindicenne su tre beve alcolici almeno una volta la settimana. Anche il cosiddetto fenomeno del binge drinking (“l’abbuffata alcolica”) si accentua al crescere dell’età: la percentuale di giovani che afferma di essersi ubriacata due o più volte nella propria vita passa da circa 1% per gli 11enni al 16% per i 15enni. Si tratta di dati allarmanti, perché oltre il 30% dei tumori è direttamente collegato a un abuso di alcol. Ecco perché diventa fondamentale informare e sensibilizzare gli adolescenti sull’importanza degli stili di vita sani, magari con la collaborazione dei più importanti calciatori della Serie A. É questo il concetto chiave del progetto “Non fare autogol”, promosso da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione “Insieme contro il cancro”, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) e della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio). La seconda tappa della quinta edizione della campagna itinerante va in scena questa mattina presso l’Istituto Caniana di Bergamo, dove Rolando Bianchi, attaccante dell’Atalanta, diventa “professore per un giorno” per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – dichiara Bianchi –: troppo spesso gli anni della scuola coincidono con alcune cattive abitudini, ma sui banchi si possono e si devono apprendere anche nozioni legate alla salute, al benessere e agli stili di vita sani”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – sottolinea il prof. Giordano Beretta, responsabile dell’Oncologia Medica di Humanitas Gavazzeni e membro del Consiglio Direttivo nazionale dell’AIOM –: l’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica. Il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili. Ecco il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport, del calcio in particolare, per veicolare importanti valori e messaggi di salute”. Un progetto che coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio “Tour della prevenzione” in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “In Lombardia nel 2010 si sono registrati 47.148 nuovi casi di tumore, con 21.879 decessi, mentre erano 383.598 le persone che vivevano con una diagnosi di neoplasia – aggiunge il prof. Beretta –. Nel 2014, in Italia, si verificheranno 365.500 nuovi casi. Le percentuali di guarigione sono in miglioramento: il 63% delle donne e il 57% degli uomini sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, alla maggiore efficacia delle terapie e ai progetti di sensibilizzazione”. “AIOM è in prima linea nella promozione di iniziative dedicate alla prevenzione oncologica, attuabile grazie a stili di vita corretti – conclude il prof. Beretta–: informare la popolazione sulle possibilità di ridurre il rischio oncologico è infatti uno dei nostri principali obiettivi. Si avranno così in futuro meno cittadini malati, con un grande risparmio anche dal punto di vista economico”.

“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quinta edizione del progetto –: l’obiettivo è sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto “Non fare autogol” può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalle seguitissime pagine Facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) e Twitter (twitter.com/NonFareAutogol) fino al sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto il vincitore di un tablet, premiato direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” viene sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale.
Allegati
Slide ShowSlide Show
Non disponibili