LUNEDI’ A SALERNO RUGGERO CAPPUCCIO E “LA PRINCIPESSA DI LAMPEDUSA” INCONTRANO IL CIRCOLO DI LETTURA FELTRINELLI

“La Principessa di Lampedusa” torna in Campania. A distanza di un mese dalla presentazione a Napoli, il romanzo di Ruggero Cappuccio, pubblicato da poche settimane e già stabilmente nella classifica dei libri più venduti, approda a Salerno. Lunedì prossimo 22 aprile l’autore incontrerà alle 18.30 presso Feltrinelli, in corso Vittorio Emanuele 230, i componenti del Circolo di Lettura.
Salerno, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

“La Principessa di Lampedusa” torna in Campania. A distanza di un mese dalla presentazione a Napoli, il romanzo di Ruggero Cappuccio, pubblicato da poche settimane e già stabilmente nella classifica dei libri più venduti, approda a Salerno. Lunedì prossimo 22 aprile l’autore incontrerà alle 18.30 presso Feltrinelli, in corso Vittorio Emanuele 230, i componenti del Circolo di Lettura.

Un appuntamento con i lettori per discutere e ricordare insieme che prima del principe di Lampedusa, c’è una principessa. Al centro del mondo che ha ispirato le magnifiche pagine del Gattopardo, c’è infatti una donna: la madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, la principessa Beatrice Tasca Filangieri di Cutò. Di questo straordinario personaggio Ruggero Cappuccio ci restituisce la modernità, il carisma e il coraggio attraverso una storia di eros, passioni, misteri e segreti di famiglia.

Un romanzo che, mixando eventi documentati alla “dimostrazione scientifica di fatti mai accaduti”, ci farà conoscere, attraverso il racconto di una vicenda ambientata nel maggio del 1943 in una Palermo devastata dai bombardamenti alleati, una figura femminile di grande fascino e i suoi ideali di libertà. Capace, mentre un mondo sta scomparendo e il presente si sgretola in uno scenario di guerra, di guardare al futuro attraverso gli occhi malinconici di suo figlio Giuseppe e la splendida vitalità di Eugenia, una giovane donna alla quale la principessa di Lampedusa insegnerà il percorso di emancipazione e la consapevolezza del proprio valore. Sapendo bene che” bisogna aver vissuto almeno un’esperienza straordinaria per sopportare la normalità”, ma anche che” i duelli tra l’amore e il dolore finiscono sempre in parità”.