Torino Capitale dei Piumati – Dove nacque l’inventore della penna a sfera Bic
Un nuovo percorso turistico relativo al capoluogo piemontese è visibile on line. Si tratta di una interessante rassegna visiva sui decori artisici ispirati all’arte del piumaggio nelle architetture esterne della città. E’ stato realizzato dal professor Raffaele Palma, che con questa proposta porta a 13 i tours turistici relativi a Torino ed al Piemonte
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Un nuovo percorso turistico relativo al capoluogo piemontese è visibile on line. Si tratta di una interessante rassegna visiva sui decori artisici ispirati all’arte del piumaggio nelle architetture esterne della città. E’ stato realizzato dal professor Raffaele Palma, che con questa proposta porta a 13 i tours turistici relativi a Torino ed al Piemonte, tutti visibili gratuitamente e con piantina topografica al link:http://www.caus.it/torino-capitale-dei-piumati.shtml
Torino, settembre 2010 * * * I decori ispirati all’arte del piumaggio presenti sulle facciate delle case di civile abitazione e sui palazzi di interesse storico, artistico e monumentale di Torino (escluse chiese e luoghi di culto), formano l’oggetto di questo nuovo percorso turistico visibile, con un batter d’ali, sul sito http://www.caus.it/
Sotto i balconi di un edificio in via Nizza giganteschi volti circondati da penne, probabilmente di ispirazione Azteca, osservano silenziosi il passaggio dei sottostanti pedoni.
Splendidi esempi di fregi piumati si possono trovare su Palazzo Carignano le cui finestre sono decorate in mattoni e raffigurano copricapo stilizzati di indios Irochesi del Canadà (i popoli precolombiani e gli indiani nordamericani sono stati maestri dell’ornamento piumato).
Altre opere hanno forma di grandi ali, figure simboliche e allegoriche, divinità, miti, geni alati confusi molto spesso con esseri celesti. A partire dal 1900 (dall’arte Liberty in poi), molti geni alati, amorini e Nike, personificazione della Vittoria alata, verranno riprodotti da vari artisti senza più le caratteristiche ali che saranno sostituite con lunghi drappeggi svolazzanti alle spalle delle allegorie. Nelle opere artistiche del passato, la maggior parte delle altre divinità alate (ad eccezione di Nike) aveva perso le ali prima di giungere al periodo classico greco.
Ancora: uccelli forgiati in ferro o gesso ( Gallo, Pavone, Colombo, ecc.) rappresentano il nome di famiglia dei proprietari di edifici, mentre le raffigurazioni di pellicani, aquile, gufi, ecc. degli stemmi araldici esposti sulle facciate sono spesso simboli di derivazione pagana o cristiana.
Infine troviamo le grandi penne, quelli che hanno fatto la storia d’Italia politica, scientifica e artistica, riconoscibili con la loro piuma in mano su molti monumenti del capoluogo subalpino (Vittorio Emanuele, Cavour, D’Azeglio, De Amicis, Lagrange, ecc.). Non per niente in lingua piemontese per indicare una penna da scrittura si dice “piuma”, e non per niente a Torino nacque Marcel Bich, ideatore della nota penna, la prima al mondo a scrittura continua grazie ad una micro sfera.
Tutte queste meraviglie fanno di Torino la capitale indiscussa delle piume e dei piumati da oltre 150 anni.
Il percorso cittadino “Torino Capitale dei Piumati ”è stato realizzato dal professor Raffaele Palma, che ne ha curato ricerca e fotografia .
Con questo percorso l’autore arriva a 13 tours turistici su Torino e il Piemonte, tutti visibili gratuitamente e con piantina topografica al link: http://www.caus.it/torino-capitale-dei-piumati.shtml
Torino, settembre 2010 * * * I decori ispirati all’arte del piumaggio presenti sulle facciate delle case di civile abitazione e sui palazzi di interesse storico, artistico e monumentale di Torino (escluse chiese e luoghi di culto), formano l’oggetto di questo nuovo percorso turistico visibile, con un batter d’ali, sul sito http://www.caus.it/
Sotto i balconi di un edificio in via Nizza giganteschi volti circondati da penne, probabilmente di ispirazione Azteca, osservano silenziosi il passaggio dei sottostanti pedoni.
Splendidi esempi di fregi piumati si possono trovare su Palazzo Carignano le cui finestre sono decorate in mattoni e raffigurano copricapo stilizzati di indios Irochesi del Canadà (i popoli precolombiani e gli indiani nordamericani sono stati maestri dell’ornamento piumato).
Altre opere hanno forma di grandi ali, figure simboliche e allegoriche, divinità, miti, geni alati confusi molto spesso con esseri celesti. A partire dal 1900 (dall’arte Liberty in poi), molti geni alati, amorini e Nike, personificazione della Vittoria alata, verranno riprodotti da vari artisti senza più le caratteristiche ali che saranno sostituite con lunghi drappeggi svolazzanti alle spalle delle allegorie. Nelle opere artistiche del passato, la maggior parte delle altre divinità alate (ad eccezione di Nike) aveva perso le ali prima di giungere al periodo classico greco.
Ancora: uccelli forgiati in ferro o gesso ( Gallo, Pavone, Colombo, ecc.) rappresentano il nome di famiglia dei proprietari di edifici, mentre le raffigurazioni di pellicani, aquile, gufi, ecc. degli stemmi araldici esposti sulle facciate sono spesso simboli di derivazione pagana o cristiana.
Infine troviamo le grandi penne, quelli che hanno fatto la storia d’Italia politica, scientifica e artistica, riconoscibili con la loro piuma in mano su molti monumenti del capoluogo subalpino (Vittorio Emanuele, Cavour, D’Azeglio, De Amicis, Lagrange, ecc.). Non per niente in lingua piemontese per indicare una penna da scrittura si dice “piuma”, e non per niente a Torino nacque Marcel Bich, ideatore della nota penna, la prima al mondo a scrittura continua grazie ad una micro sfera.
Tutte queste meraviglie fanno di Torino la capitale indiscussa delle piume e dei piumati da oltre 150 anni.
Il percorso cittadino “Torino Capitale dei Piumati ”è stato realizzato dal professor Raffaele Palma, che ne ha curato ricerca e fotografia .
Con questo percorso l’autore arriva a 13 tours turistici su Torino e il Piemonte, tutti visibili gratuitamente e con piantina topografica al link: http://www.caus.it/torino-capitale-dei-piumati.shtml
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Ufficio Stampa
Piero Ferraris
Laboratori del Vuoto (Leggi tutti i comunicati)
Italia
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