REVOCHE PENSIONI DI INVALIDITÀ. FATUZZO (PARTITO PENSIONATI): NON VI È ALCUN SIGNIFICATIVO FENOMENO DI FALSI INVALIDI.
I dati forniti dall’INPS circa il respingimento del 49% delle nuove domande di pensione di invalidità civile e la revoca del 23% delle pensioni di invalidità civile controllate, devono far riflettere seriamente.
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Bergamo,
(informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)
I dati forniti dall’INPS circa il respingimento del 49% delle nuove domande di pensione di invalidità civile e la revoca del 23% delle pensioni di invalidità civile controllate, devono far riflettere seriamente.
Il Partito Pensionati non ritiene che vi sia in atto un fenomeno massiccio di “falsi invalidi” che vengono scovati, ma soltanto di invalidi a cui viene abbassato il punteggio di invalidità, applicando i criteri più rigidi – ha dichiarato il Segretario Nazionale, Carlo Fatuzzo – e che scendono sotto la soglia del 74% perdendo, in tale modo, il diritto alla misera pensione di invalidità che, tante volte, è l’unica fonte di reddito per chi non ha altre entrate.
C’è da chiedersi quanti titolari di pensioni di invalidità sono stati denunciati all’autorità giudiziaria – ha evidenziato Fatuzzo – sicuramente molto pochi e questo la dice lunga sul luogo comune che porta ad attribuire, facilmente, la qualifica di “falso invalido”.
Il Partito Pensionati ritiene che il Presidente dell’INPS Mastrapasqua dovrebbe disporre un nuovo controllo nei confronti di tutti coloro che si sono visti revocare il loro diritto a pensione di invalidità, per accertare la giustezza del provvedimento.
È importante stabilire criteri certi e soprattutto non penalizzanti per gli interessati – ha proseguito Fatuzzo – come pure è necessario ripristinare la possibilità del ricorso amministrativo per coloro che vogliono opporsi a un diniego o ad una revoca in materia pensionistica, dal momento che oggi è possibile fare ricorso, entro i sei mesi, solo per via giudiziaria.
C’è da evitare il rischio che passi il messaggio che invalidità equivalga a falso: così non è, e la quasi totalità degli invalidi sono tali e non ha senso proporre ripetutamente singoli ed eclatanti casi per evidenziare un fenomeno che non c’è.
Forse il Governo farebbe bene ad aumentare le pensioni di invalidità – ha concluso il leader del Partito Pensionati – perché sono una miseria, dal momento che con 260 euro non si può vivere e, troppe volte, questa miseria è l’unica risorsa per tanti invalidi.
Il Partito Pensionati non ritiene che vi sia in atto un fenomeno massiccio di “falsi invalidi” che vengono scovati, ma soltanto di invalidi a cui viene abbassato il punteggio di invalidità, applicando i criteri più rigidi – ha dichiarato il Segretario Nazionale, Carlo Fatuzzo – e che scendono sotto la soglia del 74% perdendo, in tale modo, il diritto alla misera pensione di invalidità che, tante volte, è l’unica fonte di reddito per chi non ha altre entrate.
C’è da chiedersi quanti titolari di pensioni di invalidità sono stati denunciati all’autorità giudiziaria – ha evidenziato Fatuzzo – sicuramente molto pochi e questo la dice lunga sul luogo comune che porta ad attribuire, facilmente, la qualifica di “falso invalido”.
Il Partito Pensionati ritiene che il Presidente dell’INPS Mastrapasqua dovrebbe disporre un nuovo controllo nei confronti di tutti coloro che si sono visti revocare il loro diritto a pensione di invalidità, per accertare la giustezza del provvedimento.
È importante stabilire criteri certi e soprattutto non penalizzanti per gli interessati – ha proseguito Fatuzzo – come pure è necessario ripristinare la possibilità del ricorso amministrativo per coloro che vogliono opporsi a un diniego o ad una revoca in materia pensionistica, dal momento che oggi è possibile fare ricorso, entro i sei mesi, solo per via giudiziaria.
C’è da evitare il rischio che passi il messaggio che invalidità equivalga a falso: così non è, e la quasi totalità degli invalidi sono tali e non ha senso proporre ripetutamente singoli ed eclatanti casi per evidenziare un fenomeno che non c’è.
Forse il Governo farebbe bene ad aumentare le pensioni di invalidità – ha concluso il leader del Partito Pensionati – perché sono una miseria, dal momento che con 260 euro non si può vivere e, troppe volte, questa miseria è l’unica risorsa per tanti invalidi.
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