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Il Porto di Civitavecchia aumenta i traffici nonostante la crisi
Primo semestre positivo per il Porto di Civitavecchia che aumenta i traffici merci e passeggeri in controtendenza rispetto alla media nazionale
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Roma,
(informazione.it - comunicati stampa - economia)
Traffici in aumento per il Porto di Civitavecchia che nonostante la crisi continua a presentare numeri in controtendenza rispetto al trend nazionale. Nel periodo compreso tra gennaio e maggio del 2012 infatti gli incrementi, rispetto agli stessi mesi del 2011 hanno interessato sia le merci, che i container ed il settore turistico.
Un incremento del 50% si è registrato ad esempio per quanto riguarda le rinfuse solide, dove l'aumento di carbone, prodotti metallurgici, cementi, prodotti minerari ha compensato il mercato dei cereali, in questi primi mesi dall'anno fermo in seguito alla delocalizzazione dei sili del grano. Più 7% rispetto al 2011 anche per le rinfuse liquide.
Aumentati anche gli imbarchi e sbarchi di contenitori che in questi 5 mesi hanno registrato un aumento del 37%, passando dai 79.907 sbarchi del 2011 a 162.875, mentre in questi primi 5 mesi dell'anno si è registrata una diminuzione del 14% del traffico ro-ro dovuta alla generale diminuzione dei trasporti con la Sardegna.
Ma ad un numero negativo come quello del ro-ro, fa da contraltare un aumento del 17% dei traffici per le linee su Palermo, Barcellona, Trapani, Catania, e per le rotte internazionali su Tunisia e Libia.
Altra crescita importante riguarda il transito container dove si è registrato un aumento del 54% di contenitori "pieni", passati da 10.414 del 2011 agli attuali 16.029 grazie all'accordo con la Dole.
Penalizzato dalla crisi dei collegamenti con la Sardegna il traffico passeggeri che, rispetto al 2011 ha subito una perdita del 16%.
Ben diversa invece è la situazione dei crocieristi settore per il quale quello di Civitavecchia resta il primo scalo d'Europa. Nonostante il 2012 si sia aperto con la tragedia della Concordia, l'ammiraglia della Costa crociere che ha fatto perdere ai porti nazionali un transito di 160 mila croceristi, l'anno in corso si chiuderà con un incremento dell'1%, (contro il dato nazionale che prevede una diminuzione dei traffici in Italia dello 0,76%) e una mole di crocieristi tra imbarchi, sbarchi e transiti di 2 milioni e 500 mila passeggeri.