Online il primo quotidiano araldico della storia

On line il “Notiziario Araldico”, il primo quotidiano della storia che tratta di araldica, genealogia, diritto nobiliare e Ordini Cavallereschi. Edito dal Centro Studi Araldici e diretto da Raffaele Coppola, il quotidiano ha dedicato i primi servizi all’assegnazione del Gran Premio Scudo d’Oro.
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Varese, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media) Una nuova iniziativa editoriale vede la luce in questi giorni, il primo quotidiano araldico della storia: il “Notiziario Araldico”. Il giornale pubblicato nella sola versione digitale è edito dal Centro Studi Araldici ed è diretto da Raffaele Coppola, giornalista pubblicista dal 1995 e attuale rettore dello stesso ente; l’iniziativa è senza precedenti e rappresenta un significativo evento per l’araldica italiana e per le discipline ad essa collaterali (quali la genealogia, gli Ordini Cavallereschi, il diritto nobiliare; tutte materie a cui il neonato quotidiano dedica apposite sezioni), discipline che spesso a torto sono considerate “superate” o circoscritte ad un pubblico estremamente limitato nei numeri.
E proprio la volontà di dare maggiore visibilità a queste materie, è una delle ragioni d’essere del Centro Studi Araldici e del Notiziario Araldico, iniziativa nuova, ma che eredita ed ingloba un servizio di news curato dallo stesso ente sin dal 2005. Non un’iniziativa estemporanea quindi, ma un ulteriore passo di un cammino di crescita che caratterizza l’attività di questo ente che si è guadagnato negli anni uno spazio di assoluto rilievo nell’ambito dell’araldica italiana e non solo.
Gran Premio Scudo d’Oro
Un percorso che contempla inoltre l’organizzazione del Gran Premio Scudo d’Oro, l’encomio volto a promuovere ed incentivare le attività in campo araldico in Italia, che non a caso prevede anche un premio di laurea. Proprio la notizia dell’assegnazione del riconoscimento ha tenuto a battesimo la nascita formale del quotidiano, e non poteva esserci miglior inizio visto l’interesse che la manifestazione (anch’essa unica nel suo genere in Italia) suscita nel pubblico non solo degli “addetti ai lavori”. Per l’edizione 2012 dell’encomio ad essere premiati sono stati il portale Internet “Araldica Civica” per la sezione “siti di contenuto araldico”, il sito Internet “Famiglia Coppola” per la categoria dedicata ai “siti familiari”, l’opera in quattro volumi “Araldica del pennino, dello scalpello, del pennello” di Fabrizio Antonielli d’Oulx edita da Vivant e Chiaromonte Editore e dedicata all’araldica torinese nella sezione libraria, e la tesi di laurea “Diritto nobiliare” di Carlotta Monti Guarnieri discussa presso l’Università di Padova per il premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”. Da rilevare come per l’assegnazione del premio di laurea il Centro Studi Araldici abbia costituito un’apposita commissione esterna, composta da tre fra i più autorevoli studiosi della materia attivi in Italia, il prof. Luigi Borgia, il prog. Ferdinando Crociani Baglioni e il dr Gustavo Mola di Nomaglio.
Araldica fiorentina
L’assegnazione del premio di laurea inoltre viene a coincidere con la pubblicazione per i caratteri dello stesso Centro Studi Araldici, della precedente tesi di laurea premiata, quella di Laura Cirri, dedicata all’ “Araldica fiorentina ai tempi di Cosimo III de’Medici”, inserita nella collana appositamente istituita dal titolo “L’araldica dello Scudo d’Oro”. Un’edizione di pregio (copertina rigida, con sovracoperta, interamente a colori), che ha come scopo proprio quello di valorizzare gli elaborati premiati ed i loro autori.
Rapporto Nazionale sullo Stato dell’Araldica
Un’attività editoriale questa del CESA, circoscritta, che oltre alla collana “L’araldica dello Scudo d’Oro”, al momento prevede la stampa del solo “Rapporto Nazionale sullo Stato dell’Araldica”, giunto alla sua seconda edizione, e destinato a fotografare lo stato di salute dell’Araldica in Italia, quale presupposto necessario per aprire un confronto il più ampio possibile sul futuro di questa secolare disciplina, che tanto ha caratterizza e –in misura minore- continua a caratterizzare, la società occidentale.
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