Parlamento: Pericolo psicofarmaci ai bambini
Interrogazione parlamentare dell'On. Gabriella Giammanco dopo le recenti rivelazioni su Merano: "la città con più bambini psichiatrizzati d'Italia"
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BRESCIA,
(informazione.it - comunicati stampa - non profit)
- L’onorevole Gabriella Giammanco ha presentato un’interrogazione alla Camera dei Deputati in merito alle recenti rivelazioni sulla situazione di Merano che è stata definita la "città con il più alto numero di bambini psichiatrizzati e soggetti a trattamenti con psicofarmaci d'Italia".
A Merano, infatti, nel 2010, c'erano ben 40 bambini soggetti a trattamenti con potenti psicofarmaci, cifre 13 volte superiori alla vicina Provincia Autonoma di Trento e 4/8 volte superiori al resto d'Italia.
L’interrogazione dell’onorevole Giammanco è divenuta d’obbligo dopo le sconcertanti dichiarazioni della dottoressa Donatella Arcangeli, dirigente medico del centro di neuropsichiatria infantile di Merano, che confermando le cifre astronomiche riportate ha affermato che Merano è una delle poche città a disporre di un centro di riferimento accreditato e che « per questo motivo i numeri e le percentuali sono rilevanti, come del resto il consumo di farmaci ».
In altre parole ha ammesso che la piena implementazione dei centri accreditati per l'ADHD potrebbe portare un aumento esponenziale dell'uso di psicofarmaci sui bambini.
Nell’interrogazione si contesta l’operato della dottoressa Arcangeli. A quanto pare la grave situazione di Merano è dovuta al sostegno acritico e accanito di certi indirizzi normativi da parte della dottoressa che ha persino dichiarato a un quotidiano che
"...le direttive dell'istituto superiore di sanità stimano che a livello nazionale l'1 per cento della popolazione compresa tra i 6 e i 18 anni possa aver bisogno di farmaci."
In realtà il Progetto Prisma afferma che:
"Ogni 1000 preadolescenti ci sono circa 90 soggetti con patologia psichica ed essendo patologia “minore” non è detto che siano riconosciuti o riconoscibili come tali, senza un percorso di valutazione clinica accurato."
Non una percentuale dell'1 per cento che ha bisogno di psicofarmaci, ma di bambini con patologie “minori”.
Ed apparentemente la dottoressa Arcangeli non si ferma qui dato che nel corso del 1 o convegno Erickson di Trento del 4 e 5 maggio 2012: « I disturbi di attenzione e iperattività », lei stessa ha affermato che la parte più difficile della terapia consiste nel convincere i genitori che il loro bambino è ammalato di ADHD .
Sta forse cercando di convincerli di una presunta malattia che lo stesso dottor Eisenberg, inventore dell’ADHD, ha definito come una malattia fittizia?
E recentemente un padre di Merano ha denunciato la dottoressa affermando di non essere stato informato degli effetti collaterali di questi farmaci ma solo degli effetti positivi:
"La dottoressa ha parlato a lungo dei problemi di D... facendomi spaventare come papà al fine di farmi accettare gli psicofarmaci, ma non mi ha mai informato degli effetti collaterali."
Ricordiamo inoltre che il nostro comitato qualche giorno fa ha sollevato il forte sospetto che ci sia un "inciucio" tra la neuropsichiatria infantile e il "doposcuola".
Ma l’interrogazione dell’onorevole Giammanco va aldilà dell’ambito ristretto della città di Merano.
Si critica infatti l'Assessore alla salute e politiche sociali dottor Richard Theiner per non essere stato in grado di riferire il numero esatto di bambini sottoposti a trattamenti con psicofarmaci nella Provincia Autonoma di Bolzano, nonostante ben due interrogazioni del partito Freiheitlichen.
Nell’interrogazione l’onorevole afferma che:
"è preoccupante e intollerabile che queste informazioni non siano a disposizione dell'assessore e della comunità."
A quanto pare c’è una rimarchevole differenza tra Trento e Bolzano in merito ai consumi di psicofarmaci che dipende dalle scelte politiche delle due province.
In Provincia di Trento i consumi di psicofarmaci sui bambini sono molto bassi, forse anche grazie alla legge « Disposizioni in materia di uso di sostanze psicotrope su bambini ed adolescenti », sebbene dopo la recente legge « Interventi a favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento » ci sia stato un aumento del consumo di psicofarmaci sui bambini del 146 per cento in un solo anno.
In Provincia di Bolzano la situazione di Merano e la mancanza di trasparenza dell’assessore indicano una condizione preoccupante.
La piena implementazione della legge 170 e dei centri accreditati secondo certe modalità e protocolli, come implementati dalla dottoressa Arcangeli per esempio, sembrano portare a un aumento esponenziale delle vendite di psicofarmaci per l'età pediatrica.
I principali colpevoli sembrano essere i test sui DSA che, sebbene non portino agli psicofarmaci perché non prevedono cure farmacologiche, potrebbero innescare un meccanismo di medicalizzazione che può portare alla somministrazione di psicofarmaci ai bambini. In Provincia di Bolzano, di fatto, la riforma introdotta dalla legge 170 è in vigore da molto tempo prima della legge 170 stessa.
Infatti l’onorevole Giammanco conclude dicendo:
"Si ritiene invece che la legge 170 e i centri accreditati ADHD, così come sono attualmente implementati a Merano, potrebbero avere degli effetti disastrosi di medicalizzazione delle scuole e di conseguente diffusione del consumo di psicofarmaci da parte dei bambini.
L'esperienza di Merano e il recente aumento del consumo di psicofarmaci da parte dei minori in provincia di Trento sono dei chiari segnali dei pericoli insiti in queste impostazioni.
Si ritiene sia urgente una ricerca che estrapoli i dati esatti sul consumo di psicofarmaci e sui percorsi che hanno portato i minori all'assunzione di queste sostanze con particolare attenzione agli screening sui DSA e alla successiva segnalazione ai servizi sanitari al fine di accertare e valutare le criticità qui esposte ed apportare i necessari correttivi sia didattici che organizzativi in ambito scolastico."
Silvio De Fanti
Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus
Per maggiori informazioni visita il sito: http://www.ccdu.org/comunicati/parlamento-pericolo-psicofarmaci-bambini
A Merano, infatti, nel 2010, c'erano ben 40 bambini soggetti a trattamenti con potenti psicofarmaci, cifre 13 volte superiori alla vicina Provincia Autonoma di Trento e 4/8 volte superiori al resto d'Italia.
L’interrogazione dell’onorevole Giammanco è divenuta d’obbligo dopo le sconcertanti dichiarazioni della dottoressa Donatella Arcangeli, dirigente medico del centro di neuropsichiatria infantile di Merano, che confermando le cifre astronomiche riportate ha affermato che Merano è una delle poche città a disporre di un centro di riferimento accreditato e che « per questo motivo i numeri e le percentuali sono rilevanti, come del resto il consumo di farmaci ».
In altre parole ha ammesso che la piena implementazione dei centri accreditati per l'ADHD potrebbe portare un aumento esponenziale dell'uso di psicofarmaci sui bambini.
Nell’interrogazione si contesta l’operato della dottoressa Arcangeli. A quanto pare la grave situazione di Merano è dovuta al sostegno acritico e accanito di certi indirizzi normativi da parte della dottoressa che ha persino dichiarato a un quotidiano che
"...le direttive dell'istituto superiore di sanità stimano che a livello nazionale l'1 per cento della popolazione compresa tra i 6 e i 18 anni possa aver bisogno di farmaci."
In realtà il Progetto Prisma afferma che:
"Ogni 1000 preadolescenti ci sono circa 90 soggetti con patologia psichica ed essendo patologia “minore” non è detto che siano riconosciuti o riconoscibili come tali, senza un percorso di valutazione clinica accurato."
Non una percentuale dell'1 per cento che ha bisogno di psicofarmaci, ma di bambini con patologie “minori”.
Ed apparentemente la dottoressa Arcangeli non si ferma qui dato che nel corso del 1 o convegno Erickson di Trento del 4 e 5 maggio 2012: « I disturbi di attenzione e iperattività », lei stessa ha affermato che la parte più difficile della terapia consiste nel convincere i genitori che il loro bambino è ammalato di ADHD .
Sta forse cercando di convincerli di una presunta malattia che lo stesso dottor Eisenberg, inventore dell’ADHD, ha definito come una malattia fittizia?
E recentemente un padre di Merano ha denunciato la dottoressa affermando di non essere stato informato degli effetti collaterali di questi farmaci ma solo degli effetti positivi:
"La dottoressa ha parlato a lungo dei problemi di D... facendomi spaventare come papà al fine di farmi accettare gli psicofarmaci, ma non mi ha mai informato degli effetti collaterali."
Ricordiamo inoltre che il nostro comitato qualche giorno fa ha sollevato il forte sospetto che ci sia un "inciucio" tra la neuropsichiatria infantile e il "doposcuola".
Ma l’interrogazione dell’onorevole Giammanco va aldilà dell’ambito ristretto della città di Merano.
Si critica infatti l'Assessore alla salute e politiche sociali dottor Richard Theiner per non essere stato in grado di riferire il numero esatto di bambini sottoposti a trattamenti con psicofarmaci nella Provincia Autonoma di Bolzano, nonostante ben due interrogazioni del partito Freiheitlichen.
Nell’interrogazione l’onorevole afferma che:
"è preoccupante e intollerabile che queste informazioni non siano a disposizione dell'assessore e della comunità."
A quanto pare c’è una rimarchevole differenza tra Trento e Bolzano in merito ai consumi di psicofarmaci che dipende dalle scelte politiche delle due province.
In Provincia di Trento i consumi di psicofarmaci sui bambini sono molto bassi, forse anche grazie alla legge « Disposizioni in materia di uso di sostanze psicotrope su bambini ed adolescenti », sebbene dopo la recente legge « Interventi a favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento » ci sia stato un aumento del consumo di psicofarmaci sui bambini del 146 per cento in un solo anno.
In Provincia di Bolzano la situazione di Merano e la mancanza di trasparenza dell’assessore indicano una condizione preoccupante.
La piena implementazione della legge 170 e dei centri accreditati secondo certe modalità e protocolli, come implementati dalla dottoressa Arcangeli per esempio, sembrano portare a un aumento esponenziale delle vendite di psicofarmaci per l'età pediatrica.
I principali colpevoli sembrano essere i test sui DSA che, sebbene non portino agli psicofarmaci perché non prevedono cure farmacologiche, potrebbero innescare un meccanismo di medicalizzazione che può portare alla somministrazione di psicofarmaci ai bambini. In Provincia di Bolzano, di fatto, la riforma introdotta dalla legge 170 è in vigore da molto tempo prima della legge 170 stessa.
Infatti l’onorevole Giammanco conclude dicendo:
"Si ritiene invece che la legge 170 e i centri accreditati ADHD, così come sono attualmente implementati a Merano, potrebbero avere degli effetti disastrosi di medicalizzazione delle scuole e di conseguente diffusione del consumo di psicofarmaci da parte dei bambini.
L'esperienza di Merano e il recente aumento del consumo di psicofarmaci da parte dei minori in provincia di Trento sono dei chiari segnali dei pericoli insiti in queste impostazioni.
Si ritiene sia urgente una ricerca che estrapoli i dati esatti sul consumo di psicofarmaci e sui percorsi che hanno portato i minori all'assunzione di queste sostanze con particolare attenzione agli screening sui DSA e alla successiva segnalazione ai servizi sanitari al fine di accertare e valutare le criticità qui esposte ed apportare i necessari correttivi sia didattici che organizzativi in ambito scolastico."
Silvio De Fanti
Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus
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Sito Web
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Ufficio Stampa
Gabriele Casella
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Brescia (Leggi tutti i comunicati)
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