Social Card. Fatuzzo (Partito Pensionati): provvedimento debole e per pochi

Fra poco sarà operativa al social card, 80 euro ogni due mesi per fare la spesa e pagare le bollette, destinatari una piccola fetta di pensionati, fra i più poveri. Indubbiamente è un qualcosa più di nulla - ha dichiarato il Segretario Nazionale del Partito Pensionati, Carlo FATUZZO - ma 40 euro al mese sono veramente un’inezia per chi ha più di 65 anni e un reddito inferiore ai 6.000 euro l’anno, esteso a famiglie con lo stesso reddito e con un figlio con meno di tre anni a carico.
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, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Fra poco sarà operativa al social card, 80 euro ogni due mesi per fare la spesa e pagare le bollette, destinatari una piccola fetta di pensionati, fra i più poveri.
Indubbiamente è un qualcosa più di nulla - ha dichiarato il Segretario Nazionale del Partito Pensionati, Carlo FATUZZO - ma 40 euro al mese sono veramente un’inezia per chi ha più di 65 anni e un reddito inferiore ai 6.000 euro l’anno, esteso a famiglie con lo stesso reddito e con un figlio con meno di tre anni a carico.
Non può essere condivisibile poi il metodo di attribuzione di questo bonus spesa di 480 euro annui – ha dichiarato FATUZZO – una carta di credito ricaricabile che può essere definita la tessera di povertà da utilizzare per la spesa e il pagamento di bollette: ma non era più semplice aumentare la pensione senza tante alchimie e forse anche mortificazioni?
Il costo della vita è schizzato alle stelle e questo provvedimento del Governo è un segnale, purtroppo debole, nei confronti di chi ha pochissimo o nulla.
Ma il Governo deve prendere atto della realtà che vede milioni di cittadini precipitati oltre la soglia di povertà – ha continuato il leader del Partito Pensionati – e famiglie che non ce la fanno più a tenere il passo con il costo della vita, pensionati, che dopo una vita di lavoro, ricevono pensioni da miseria, non potendo contare su null’altro che su quella miseria, ma questi non ricevono aiuti e “segali“ da nessuno. Pensioni ferme da decenni, pensioni che si impoveriscono mese dopo mese, è di questa realtà che il Governo deve prendere atto – ha concluso FATUZZO – è ora di finirla di dire che non ci sono soldi per migliorare le condizioni di vita dei pensionati. Si sono trovati in un batter d’occhio miliardi per finanziare gli Istituti di Credito ma per i pensionati non c’è mai nulla, forse invece che salvare le banche sarebbe stato meglio aiutare la povera gente.
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