Nel giorno in cui entrano in vigore i cosiddetti dazi «reciproci» del 20% imposti dagli Stati Uniti sui prodotti europei importati, i Paesi Ue votano la prima…
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Trattare con la 'pistola sul tavolo', con le porte apertissime al dialogo, ma ad una condizione: l'Europa non attenderà all'infinito. La prima riunione dei ministri dei 27 sui dazi imposti da Donald Trump rilancia una "inaspettata" unità dei Paesi membri dell'Ue. La linea preferenziale resta quella del negoziato. Anzi, un'offerta è già sul tavolo della Casa Bianca: applicare, reciprocamente, zero tariffe sui beni…
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Donald Trump ignora il crescente assedio di big dell'hi-tech, banchieri e alleati e non arretra sulla politica dei dazi, escludendo pause e paragonandoli ad «una cura» destinata a guarire i mali dell'economia americana. Ma a creare ulteriore incertezza sono i messaggi contrastanti lanciati dal presidente Usa che prima, rispondendo ai giornalisti a margine dell'incontro con Benjamin Netanyahu nello Studio Ovale afferma: «Non stiamo prendendo in considerazione» pause.
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Il 2 aprile, il Presidente statunitense Donald Trump ha firmato l’Executive Order “Regulating Imports with a Reciprocal Tariff to Rectify Trade Practices that Contribute to Large and Persistent Annual United States Goods Trade Deficits”, introducendo “nuovi” dazi per i beni importati negli Stati Uniti. In particolare, sono previsti dazi generalizzati per tutti i Paesi, che diventano “reciproci” per circa 60 Paesi che Trump ritiene che attuino delle politiche commerciali ingiuste verso gli USA.
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LUSSEMBURGO – Dall’acciaio all’alluminio, dalle Harley Davidson ai jeans, dagli Yacht al ketchup. Arrivano i controdazi europei e come ha detto il commissario Ue al commercio, Maros Sefcovic, «la lista è corposa». La rappresaglia del Vecchio Continente ha preso forma ieri sera. Il totale dovrebbe portare nelle casse pubbliche europee oltre 22 miliardi. Una cifra che è andata crescendo rispetto al…
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NEW YORK – L’aspirina agli amici, la purga ai nemici: «I dazi sono una medicina amara ma necessaria, a volte bisogna somministrarla per risolvere qualcosa». Donald Trump rilancia la metafora dell’economia malata e del paziente americano da salvare, senza curarsi dell’epidemia di sfiducia che ieri ha fatto nuovamente scivolare in profondo rosso tutte le borse del mondo, Wall Street compresa. «La g…
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PUBBLICITÀ I ministri del Commercio dell’Unione europea, riuniti lunedì a Lussemburgo, si sono avvicinati a un accordo su una lista di beni statunitensi da colpire con dazi, in risposta alla recente decisione degli Stati Uniti di imporre tariffe su acciaio e alluminio europei. Una seconda serie di contromisure, tuttavia, è ancora oggetto di discussione. Questa riguarderebbe le tariffe generalizzate del 20 per cento su altre importazioni europee e un’aliquota fissa del 25 per cento…
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«Con gli Usa vogliamo negoziare. Abbiamo offerto un accordo a tariffe zero per i beni industriali». Così se ne è uscita questo lunedì Ursula von der Leyen, battendo sul tempo la conferenza stampa del commissario europeo al Commercio che a quel piano sta lavorando da settimane. La presidente ha creato così l’illusione di uno slancio: di fronte al terremoto economico e commerciale in corso, con i trumpiani stessi che ormai dubitano dei piani trumpiani, e con l’opportunità per l’Ue…
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