L'Unione Europea rafforza il diritto alla riparazione

Il Parlamento europeo ha recentemente approvato la direttiva sul "diritto alla riparazione" per i consumatori. Questa decisione è stata presa con un ampio consenso, avendo ricevuto 584 voti favorevoli, 3 contrari e 14 astensioni.

Un passo verso l'economia circolare

Le nuove norme forniscono chiarimenti sull'obbligo per i fabbricanti e i venditori di riparare i beni. Questo incoraggia i consumatori a prolungare il ciclo di vita di un prodotto attraverso la sua riparazione piuttosto che la sostituzione, contribuendo così alla riduzione dei rifiuti. L'Unione Europea, con questa iniziativa, compie un altro passo avanti verso l'obiettivo di realizzare un modello di economia circolare entro il 2050. Questo fa parte del Patto Verde europeo, la tabella di marcia dell'UE per raggiungere la neutralità climatica per il 2050.

Impatto ambientale

Lo smaltimento di prodotti riparabili rappresenta una seria minaccia per l'ambiente. Ogni anno, genera 35 milioni di tonnellate di rifiuti nell'Unione europea. Il "diritto alla riparazione" mira a contrastare questa tendenza.

Implicazioni per le aziende

La Commissione Europea ha approvato una nuova legge sul diritto alla riparazione che mira a rendere più semplice per i consumatori riparare i propri dispositivi, anche se i prodotti non sono più coperti da garanzia. L'UE richiede già alle aziende di offrire una garanzia minima di due anni sui comuni elettrodomestici e dispositivi di elettronica, come smartphone, TV, lavatrici e aspirapolvere. Tuttavia, le nuove norme impongono requisiti aggiuntivi. Questo nuovo diritto alla riparazione dell'UE influenzerà anche le grandi aziende come Apple.

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