Le promesse del presidente americano di porre fine alla guerra in Ucraina e al massacro a Gaza entro pochi giorni sono, finora, rimaste disattese. Al contrario, Trump ha avviato un’ampia operazione militare, «Rough Rider», con oltre 300 bombardamenti contro militanti Houthi e civili yemeniti, spendendo oltre un miliardo di dollari in munizioni e carburante in meno di tre settimane. MANCAVA DALLA LISTA delle priorità dell’amministrazione trumpiana la questione dell’Iran e il…
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Non a caso il presidente americano Donald Trump ha peraltro affermato nelle ultime ore che «siamo vicini alla liberazione degli ostaggi a Gaza», mentre Israele ed Egitto hanno fatto sapere di essersi scambiati le bozze per un accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. La proposta egiziana, secondo alcune fonti, prevede il rilascio di otto ostaggi vivi e di otto corpi dei rapiti in cambio di una tregua della durata compresa tra 40 e 70 giorni e il rilascio di un gran numero di detenuti…
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Nucleare, al via i negoziati tra Usa e Iran Domani al via in Oman il tavolo sul nucleare tra Iran e Stati Uniti. Il Governo di Teheran, dice: “Cerchiamo un accordo serio ed equo”. Servizio di Fabio Bolzetta Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie
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Il più difficile tra i negoziati per riportare il buon senso tra potenze e superpotenze, che sono sul piede di guerra, inizia domani a Muscat, nella capitale dell'Oman. L'inizio dei colloqui avviene con un'imprevista apertura da parte della Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, che ha accettato di avviare sul nucleare colloqui indiretti ed eventualmente anche diretti con la delegazione del presid…
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L'ayatollah Ali Khamenei sarebbe stato esortato da alti funzionari iraniani a consentire i negoziati con gli Stati Uniti sul programma nucleare, per il rischio che il regime possa cadere. Lo scrive il New York Times, secondo cui il mese scorso la Guida suprema dell'Iran ha avuto un incontro con i capi della magistratura e del parlamento che, in quello che le fonti hanno descritto come un raro sforzo coordinato, hanno fatto pressione su Khamenei affinché accettasse…
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L'Iran ha dichiarato che darà "una vera possibilità" ai colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti domani in Oman. Il ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato su X che gli Usa dovrebbero apprezzare la decisione di Teheran di avviare i colloqui nonostante il "prevalente clamore conflittuale" di Washington. "Intendiamo valutare le intenzioni della controparte e trovare una soluzione sabato - ha scritto il portavoce Esmaeil Baghaei su X - Con sincera vigilanza, stiamo dando una vera…
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Gli Stati Uniti sono pronti a un compromesso con l'Iran. Lo ha detto Steve Witkoff, l'inviato speciale di Donald Trump, citato dal Wall Street Journal, in vista delle trattative che si apriranno sabato. La posizione di partenza degli Usa è lo "smantellamento del programma sul nucleare" iraniano ma questo "non significa che non troveremo modi per raggiungere un compromesso", ha spiegato Witkoff precisando che la "linea rossa" sta nel prevenire che Teheran usi come arma…
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Negli ultimi due anni, l’Occidente ha cercato di mostrare solidarietà alle donne iraniane che guidano le proteste “Donna, Vita, Libertà”. Dalle campagne social ai gesti simbolici — come il taglio di una ciocca di capelli in Parlamento — l’attenzione pubblica è stata forte, spesso spettacolare. Tuttavia, con l’avvicinarsi concreto della minaccia di un attacco militare contro le strutture nucleari iraniane, quella solidarietà si scioglie come neve al sole.
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Una delegazione statunitense, guidata dall’inviato speciale per il medioriente Steve Witkoff, e una iraniana, capeggiata dal ministro degli Esteri Abbas Aragchi, si incontreranno il 12 aprile in Oman per l’inizio di una serie di negoziati indiretti sul programma nucleare iraniano. L’annuncio è arrivato al termine di un mese turbolento anche sul piano delle rispettive dichiarazioni, con Donald Trump che, dopo uno scambio di lettere con la…
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