I Paesi Bassi pubblicano i nomi di chi ha collaborato con i nazisti durante la guerra
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Tuttavia, esiste un problema nei Paesi bassi, visto che solo nel 2020 il governo olandese si è scusato per non aver protetto gli ebrei durante l'Olocausto, molto tempo dopo che altri leader europei e gli ebrei locali avevano richiesto delle scuse. Più recentemente, alcune istituzioni olandesi hanno cercato di fare ammenda per il loro ruolo nell'Olocausto. Ad esempio, l'azienda tranviaria pubblica olandese GVB, che all'epoca trasportò gli ebrei verso la morte, ha annunciato che avrebbe collocato dei monumenti in tre punti di deportazione, mentre la città di Amsterdam si è impegnata a versare 100.000 euro - e potenzialmente di più in futuro - a gruppi ebraici locali. (Corriere del Ticino)
La notizia riportata su altri media
La disponibilità del materiale sul sito “Oorlog voor de Rechter” ha scatenato una polemica: relativamente poche delle persone nel database sono state formalmente accusate di crimini e non tutte loro sono state oggetto di indagini formali. (RSI)
Chiunque può entrare sul sito del progetto «Oorlog voor de Rechter» e scorrere i nomi dell'Archivio Centrale delle Giurisdizioni Speciali (noto con la sigla Cabr). Un elenco con di nomi di 425 mila presunti collaboratori nazisti è stato pubblicato nei giorni scorsi in Olanda. (Corriere della Sera)