Trump, da Kennedy a Burgum: le nomine. Il tycoon blinda la squadra: «Decido io i ministri». Musk: «Mandato chiaro»
È festa quasi ogni sera nella villa di Trump in Florida, ma il gran gala di giovedì il presidente eletto lo ha voluto dedicare all’America First Policy Institute (Afpi), il think tank conservatore che da tre anni sosteneva la sua rielezione e che ha convinto tanti miliardari a investire su di lui. In occasione del gala è stato riunito quello che Donald Trump spera sarà il suo Gabinetto presidenziale, sempre che ottenga il placet dei senatori per tutte le nomine. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
Trump, "nomine di pancia" e fegati spappolati: l'analisi di Tommaso Montesano (Liberoquotidiano.it)
Vedere Joe Biden e Donald Trump insieme nello studio ovale, sullo sfondo la fiamma vivace del caminetto, la postura composta, nessun segno nel linguaggio dei loro corpi che contraddica il clima civile dell’incontro, è come vedere uno stralunato film di fantascienza. (il manifesto)
Da Elon Musk e Vivek Ramaswamy all’Efficienza Governativa, a Kristi Noem alla Sicurezza Interna e Peter Hegseth alla Difesa, passando per le nomine storiche di Marco Rubio come Segretario di Stato – primo latino a ricoprire questo incarico – e di Susan Wiles come Capo dello Staff – prima donna – e, finendo, a quelle più controverse di Tulsi Gabbard come Direttrice dell’Intelligence e di Matt Gaetz come Procuratore Generale (l’equivalente del nostro Ministro delle Giustizia). (LaC news24)
Ieri sono arrivate nuove nomine in posizioni chiave dell’amministrazione, prima tra tutte l’ufficializzazione di Elon Musk alla guida del Department of Government Efficiency, che non rappresenta una nuova agenzia federale, visto che il ceo di Tesla lavorerà come consigliere del presidente. (ilmessaggero.it)
La squadra di Trump 2.0 è composta da fedelissimi MAGA con una forte componente anti-Cina agli Esteri. Tempesta di polemiche sulla decisione di nominare alla Giustizia il deputato della Florida Matt Gaetz. (il Giornale)
Ha consigliato anche l’allora vicepresidente Dick Cheney sull’antiterrorismo. Al contrario degli altri prescelti, però, Michael Waltz ha un passato di relazioni con il vecchio partito repubblicano, è stato consulente dei segretari alla Difesa Donald Rumsfeld e Robert Gates. (Il Sole 24 ORE)