La risposta di Pechino: pronti i dazi su brandy e auto di lusso europee

È solo il primo atto, ma i contorni della rappresaglia commerciale ci sono già tutti. Pechino non ha perso tempo a rispondere all’istituzione di dazi Ue sull’importazione di auto elettriche “made in China” che, meno di una settimana fa, hanno incassato il disco verde dei governi Ue. E, ieri, il ministero del Commercio della Repubblica popolare ha annunciato l’istituzione di prelievi «temporanei» sul brandy europeo. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

L'industria automotive europea ed in particolare le case automobilistiche tedesche, aveva avvisato: attenzione ai dazi sulle auto elettriche cinesi perché il Governo di Pechino potrebbe "rispondere" con una guerra commerciale che porterà solamente danni. (HDmotori)

Dazi sulle importazioni di vetture di grossa cilindrata. Ovvero la possibilità di tagliare fuori dal segmento più redditizio del più grande mercato del mondo i produttori Ue. (Il Fatto Quotidiano)

La Cina dichiara guerra al brandy europeo. Il governo cinese ha annunciato tariffe provvisorie dal 30,6% al 39% sui brandy europei, come il Remy Martin, quattro giorni dopo che la maggior parte dei paesi dell’Unione Europea ha approvato dazi sui veicoli elettrici prodotti in Cina. (LAPRESSE)

Cina. La vendetta cinese sul brandy francese. Ma sullo stimolo Pechino delude i mercati

Dall'11 ottobre, si legge in una nota, gli importatori dovranno fornire "deposito di sicurezza alla dogane cinesi". MILANO – Si surriscalda nuovamente la guerra commerciale tra Cina ed Europa. (la Repubblica)

Le auto elettriche non si vendono. Ce lo ricordano i concessionari Stellantis europei dopo che ce lo aveva ricordato l’Acea (associazione europea di produttori automobilistici): prezzi ancora troppo alti, colonnine di ricarica ancora troppo poche. (Aduc)

Da un lato l’annuncio di nuove mosse nella sfida sui dazi con l’Unione Europea, con nuove tariffe doganali che prendono di mira in particolare il brandy francese, dall’altro la mancanza di dettagli su ulteriori misure legate allo stimolo fiscale, elemento atteso dai mercati considerate le difficoltà dell’economia cinese. (Avvenire)