Bus, treni, scuole, ecco cosa si ferma per lo sciopero generale

Bus fermi dalle 9 alle 13, cosi come gli aerei, per la precettazione imposta da ministro dei trasporti, Matteo Salvini, mentre i treni saranno in servizio regolare, dopo le rilevazioni del Garante che ha chiesto il rispetto della “regola dei dieci giorni”, a rischio chiusura, invece, le scuola e le strutture sanitarie, in funzione delle adesioni allo sciopero generale, proclamato da Cgil e Uil, la Cisl non ha aderito, in concomitanza del quale si fermeranno anche i lavoratori aderenti ai sindacati di base. (La Repubblica)

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Introduzione (Sky Tg24 )

Accanto al corteo Cgil e Uil che si muoverà alle 9.30 da Porta Lame, e che arriverà verso le 10.30 in piazza Maggiore, per difendere il potere d'acquisto di salari e pensioni, provare a cambiare la manovra di bilancio del governo, difendendo sanità e scuola pubblica e chiedendo politiche industriali all'altezza delle transizioni ecologica e digitale e della difesa dei posti di lavoro in piena sicurezza ci saranno però diversi disagi. (Corriere della Sera)

Venerdì 29 novembre 2024 è in calendario lo sciopero generale, indetto dalla Cgil e dalla Uil, contro la manovra economica del Governo. Una manifestazione è in programma anche a Bergamo. Ritrovo, alle 9.30, in piazza Pontida, da dove un corteo si snoderà per le vie del centro fino alla Prefettura. (L'Eco di Bergamo)

Sciopero, Tar respinge il ricorso dei sindacati contro la precettazione di Salvini nei trasporti

Nella stessa giornata anche i sindacati di base (Adl Cobas, Cub, Usi Cit, Sial Cobas, Adl Varese, Sgb, Si Cobas) scenderanno in piazza con cortei e presidi. Il ministro Salvini ha imposto la precettazione dopo il rifiuto dei sindacati di ridurre le ore di sciopero. (il Giornale)

Sciopero generale di venerdì 29 novembre 2024, Cgil e Uil spiegano le ragioni nel servizio di Massimo Sonzogni. Video di www.bergamotv.it La mobilitazione sindacale vedrà coinvolti numerosi lavoratori e lavoratrici di tutta la provincia bergamasca, specialmente nei settori giudicati più colpiti dalla manovra, a cominciare dalla sanità, dai trasporti e dall’istruzione. (L'Eco di Bergamo)

Avevano annunciato che si sarebbero rivolti alla magistratura, ma il Tar ha respinto il loro ricorso d’urgenza. Arriva una sconfitta in tribunale per “alcuni sindacati”, ma non si tratta di Cgil e Uil, da giorni sul piede di guerra contro il vicepremier e leader leghista per la sua volontà di accorciare l’astensione dal lavoro nel settore durante lo sciopero generale di venerdì. (Il Fatto Quotidiano)