Intel vince la sua battaglia contro l’Europa dopo 15 anni

Intel vince la sua battaglia contro l’Europa dopo 15 anni
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macitynet.it ECONOMIA

Pubblicità E’ stata una lunghissima battaglia legale quella condotta da Intel contro l’Europa. Eppure, a distanza di 15 anni, il colosso dei chip ha ottenuto una vittoria significativa, riuscendo ad annullare una multa record da 1,06 miliardi di euro per violazioni antitrust. La Corte di Giustizia dell’UE ha stabilito che la Commissione Europea, autorità di regolamentazione della concorrenza, non è riuscita a dimostrare che Intel abbia offerto sconti illegali ai produttori di PC che sceglievano di acquistare la maggior parte dei loro chip dall’azienda statunitense. (macitynet.it)

Su altri giornali

La decisione annullata Nel maggio 2009 la Commissione ha inflitto l’ammenda a Intel, produttore di microprocessori con sede negli Stati Uniti, perché riteneva che avesse abusato della sua posizione dominante sul mercato dei microprocessori. (NT+ Diritto)

Il caso era scoppiato dopo che, ormai 15 anni fa, era emerso che Intel offriva sconti ai produttori più importanti, come Dell, NEC, HP e Lenovo. Secondo la Commissione Euoprea, questi sconti erano atti a ostacolare la concorrenza di AMD. (Tom's Hardware Italia)

La Corte di giustizia europea ha confermato l’annullamento, da parte del Tribunale, della decisione della Commissione che constata un abuso di posizione dominante da parte di Intel e che le infligge una sanzione di 1,06 miliardi di euro. (CorCom)

Intel e Unione Europea, annullata la multa antitrust da un miliardo di euro

La Corte conferma che spetta al Tribunale esaminare qualsiasi argomento diretto a mettere in discussione le valutazioni della Commissione e idoneo a invalidare le conclusioni cui essa è giunta al termine di tale test. (Ipsoa)

mercato dei microprocessori x86 concedendo, in particolare, sconti di fedeltà ai suoi clienti nonché a un distributore di computer fissi. (EuNews)

La vicenda risale al 2009, quando la Commissione Europea aveva multato Intel per 1,06 miliardi di euro accusandola di aver utilizzato pratiche commerciali sleali per escludere dal mercato il suo principale concorrente, AMD. (Adnkronos)