Meloni all’Onu: “La riforma del Consiglio di sicurezza non crei nazioni di serie A e B”

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Intervenendo al Vertice del futuro nell'ambito dell'assemblea generale dell'Onu, la premier Giorgia Meloni ha ribadito la posizione italiana sulla riforma del consiglio di sicurezza, che non può "prescindere dai principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività". "La riforma - ha spiegato - ha un senso se viene fatta per tutti e non solo per alcuni. Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano nazioni di serie A e di serie B. (la Repubblica)

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Le crisi costringono a mettersi in discussione, non consentono di tentennare. Nessuno Stato può efficacemente governare da solo le sfide, per questo l'Italia è una convinta sostenitrice del multilateralismo e del luogo più rappresentativo: l'Onu, dove dobbiamo imparare, capirci e rispettarci". (La Provincia di Cremona e Crema)

"Viviamo un tempo di crisi, però le crisi nascondo sempre una opportunità. Del resto la parola crisi deriva dal greco crisis, che significa scelta, decisione: le crisi costringono a mettersi in discussione, a schierarsi, non consentono di tentennare. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

È un invito ad “agire” quello lanciato da Giorgia Meloni nel suo intervento al ‘Vertice del futuro‘, nell’ambito dei lavori della 79esima Assemblea generale dell’Onu. “Le sfide che la Storia ci ha messo di fronte sono multiformi”, ha detto la premier citando le varie crisi globali, non ultima la “inaccettabile guerra di aggressione russa” contro l’Ucraina. (LAPRESSE)

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, interviene a New York alla Cerimonia di conferimento del Global Citizen Awards dell'Atlantic Council, a margine dei lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. (Governo)

«Le sfide che la storia ci ha messo di fronte sono numerose e multiformi: il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali ed economiche, le crisi umanitarie e sanitarie, la criminalità transnazionale, i conflitti armati a partire dall'inaccettabile guerra russa nei confronti di una nazione sovrana come l'Ucraina, che rendono sempre piu' precaria la sicurezza internazionale. (ilmattino.it)

"Ogni organizzazione è efficace se le sue regole sono regole giuste e condivise. Per questo noi siamo convinti che qualsiasi revisione della governance delle Nazioni Unite, particolarmente per quello che riguarda il Consiglio di Sicurezza, non possa prescindere dai principi di eguaglianza, democraticità, rappresentatività". (L'Unione Sarda.it)