Zuckerberg chiude il programma di fact-checking di Meta (e strizza l'occhio a Trump e Musk): «Torniamo alle radici sulla libertà di espressione»
Mark Zuckerberg ha annunciato sui propri social i cambiamenti che presto avverranno sulle proprie piattaforme. Un 2025 subito impegnativo per il fondatore di Facebook, che poche ore fa aveva annunciato il nuovo cda, tra cui figura anche John Elkann. Lo scopo delle novità di Meta, secondo Zuckerberg? «Dare voce alle persone sulle nostre piattaforme». Come? «È tempo di tornare alle nostre radici sulla libertà di espressione», spiega l'imprenditore dal proprio profilo personale. (Corriere della Sera)
Su altre testate
BRUXELLES – "La libertà di espressione è al centro del Digital Services Act (Dsa), che stabilisce le regole per gli intermediari online per contrastare i contenuti illegali, salvaguardando la libertà di espressione e d'informazione online: nessuna disposizione del Dsa obbliga gli intermediari online a rimuovere i contenuti leciti". (la Repubblica)
Lo dichiara all'ANSA un portavoce della Commissione Europea in risposte alle accuse del patron di Facebook, Mark Zuckerberg. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Tutto il resto avrà libertà assoluta di circolazione, con il rischio che le piattaforme del gruppo diventino – più di quanto già non siano, a dirla tutta – degli sfogatoi senza limiti e senza alcuna garanzia di rispetto reciproco. (Vanity Fair Italia)
Quella di Mark Zuckerberg è una profonda metamorfosi che nessuno, fino a due mesi fa, si aspettava: da alfiere della cultura liberal si è trasformato in un nuovo Elon Musk, libertario e vicino alle posizioni della destra estrema e del presidente eletto Donald Trump. (ilmessaggero.it)
Il portavoce della Commissione europea, Thomas Regnier, ha risposto alle accuse di "censura" sui contenuti da parte di Elon Musk e Mark Zuckerberg: "Non chiediamo ad alcuna piattaforma di rimuovere alcun contenuto lecito", ha detto. (Tiscali Notizie)
"Le recenti elezioni sembrano anche un punto di svolta culturale verso una nuova priorità della parola. Quindi torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre policy e sul ripristino della libera espressione sulle nostre piattaforme. (Liberoquotidiano.it)