Tassa e spendi. Giorgetti è realista ma proprio per questo abdica da ministro

Chi si è meravigliato dell'annuncio fatto ieri da Giancarlo Giorgetti o è un ingenuo o è in malafede. Il ministro dell'Economia si è limitato a rivelare l'ovvio: la legge di bilancio s'avvicina, i soldi non ci sono, non si può fare nuovo deficit, quindi per coprire le spese vecchie e nuove c'è bisogno di alzare le tasse, quanto meno a … (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altre testate

Con quella di quest’anno Giorgetti è arrivato alla sua ventottesima legge di bilancio, la prima nel 1996, più o meno quando Pirlo cominciava a giocare le Champions. Anche se la dodicesima Pirlo la perse proprio nella finalissima, Giorgetti non appare affatto spaventato né dalle difficoltà della manovra, né dalle polemiche che come sempre l’accompagnano. (Corriere della Sera)

Ma le sue parole, per ora, hanno avuto un unico risultato concreto, quello di far sbandare la Borsa di Milano che chiude a -1,5%, la peggiore in Europa. La manovra richiederà «sacrifici da tutti» perché rimettere a posto i conti pubblici, come esige Bruxelles, impone uno sforzo da parte di tutti, dai cittadini alle imprese, grandi e piccole. (Il Sole 24 ORE)

Roma, 4 ott. – L’ipotesi di tassare gli extraprofitti delle banche rischia di limitare l’accesso al credito in particolare dal punto di vista delle piccole banche. (Agenzia askanews)

Tajani apre nuovi fronti nel governo: "No a nuove tasse, un errore regionalizzare l'export"

La prossima manovra di bilancio richiederà “sacrifici da parte di tutti”. E’ bastata questa frase del ministro Giancarlo Giorgetti a scatenare il panico tra le fila del governo e provocare anche uno scrollone al ribasso per Piazza Affari (che poi ha chiuso a -1,5%, la peggiore in Europa). (Finanzaonline)

E oggi c’è bisogno, perché il governo si sta impegnando a ridurre la spesa ed il disavanzo pubblico entro due anni. Il principio che ha in testa il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è l’articolo 53 della Costituzione: tutti sono tenuti a contribuire alle spese della Repubblica in funzione della loro capacità contributiva. (Corriere della Sera)

Dopo il fronte aperto sullo Ius Scholae, con Forza Italia che sta mettendo a punto una proposta di legge destinata a produrre forti tensioni nella maggioranza e le polemiche sul voto in Austria, con Antonio Tajani che ha parlato di "rigurgiti neonazisti" scatenando le ire della Lega di Matteo Salvini, che con l'estrema destra austriaca è alleati, il ministro degli Esteri torna ad agitare le acque nel governo, entrando a gamba tesa su due temi caldi come la prossima Legge di bilancio e l'Autonomia differenziata. (Today.it)