Elezioni Usa, Harris perde la sfida con Trump: non ha ancora parlato
Delusione anche nel suo villaggio d'origine in India. La notte elettorale dem comparata a quella del 2016, quando perse Hillary Clinton Kamala Harris non ha ancora parlato ai suoi sostenitori e al Paese, dopo la vittoria di Donald Trump alla Casa Bianca, e la sua sconfitta. Lo ha annunciato ieri il co-presidente della sua campagna, Cedric Richmond, parlando alle persone ancora radunate alla Howard University di Washington, dove era stato allestito il ‘watch party’ della notte elettorale. (LAPRESSE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Un compleanno speciale per la vicepresidente degli Stati Uniti, che ambisce a diventare la prima donna nella storia a guidare il governo di Washington (AGI - Agenzia Italia)
Elezioni Usa, il primo discorso di Kamala Harris: "Orgogliosa della campagna" 06 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Trasferita in Canada con la madre e la sorella Maya, tornò a San Francisco per laurearsi in legge. La madre era indiana e docente di biologia, il padre giamaicano docente di economia, una famiglia di immigrati benestanti. (Tiscali Notizie)
I risultati delle elezioni americane, in diretta Secondo i conteggi più affidabili, i due candidati partivano da un bottino certo — 226 voti elettorali per Harris, 219 per Trump — e avevano 21 combinazioni ciascuno per superare la soglia dei 270 necessari per essere eletti. (Corriere della Sera)
Secondo un funzionario della campagna di Kamala Harris, l'ex presidente Joe Biden porta gran parte della responsabilità per la recente sconfitta elettorale. La decisione di Biden di ricandidarsi nonostante le promesse iniziali di essere un «ponte» verso una nuova leadership, ha lasciato insoddisfatti molti democratici, secondo quanto riportato dalla CNN. (ilgazzettino.it)
Delusione e rabbia corrono sui social: «Per far vincere una donna negli Usa devi candidare due donne», «pur di non avere una donna al comando hanno preferito un criminale, il primo presidente Usa processato e condannato per reati penali, l’uomo che decide della vita delle donne». (Corriere della Sera)