Dossier e spionaggio: c'è anche l'Ilva tra i clienti della rete cyber-spie

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La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Aveva come cliente anche Ilva in amministrazione straordinaria, il network di presunte cyber-spie al centro delle indagini della Dda di Milano e della Dna che ha portato 4 persone ai domiciliari, tra cui l’ex super poliziotto Carmine Gallo, ad di Equalize, la società di proprietà di Enrico Pazzali, il presidente di Fondazione Fiera autosospesosi, e che è tra i principali indagati. Come si legge negli atti, «la società diviene cliente del gruppo a seguito dei legami tessuti da Pazzali e dei suoi contatti», Claudio Picucci direttore delle risorse umane del gruppo e ex di Poste Italiane (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ed è così che i componenti della “banda di via Pattari“, il gruppo di hacker e appartenenti (attuali o passati) alle forze dell’ordine che secondo l’accusa ha spiato centinaia di persone attraverso accessi illeciti alle banche dati dello Stato, si aggiornava e studiava continuamente le applicazioni da poter utilizzare per raccogliere informazioni e dati sensibili. (Il Fatto Quotidiano)

Lo si legge nella maxi informativa dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese. (Tiscali Notizie)

La vicenda è descritta nella maxi-informativa redatta dai Carabinieri e depositata agli atti del fascicolo: “Le analisi forensi”, scrivono gli investigatori, “hanno permesso di accertare l’interessamento in intercettazioni illecite a carico di Jacobs e del suo staff” da parte di due indagati, Lorenzo Di Iulio e Gabriele Pegoraro (quest’ultimo è a capo della società Bitcorp, che realizzava intercettazioni anche per la Procura milanese). (Il Fatto Quotidiano)

Equalize sarebbe stata in grado di accedere a banche dati di Stato servendosi di membri delle forze dell'ordine corrotte e hacker: cosa avrebbe cercato in modo illegale la società tra le più ambite nel settore delle investigazioni private. (Fanpage.it)

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Servizio di Leonardo Possati (TV2000)

Non solo i colossi dell’economia e della finanza: tra i clienti del gruppo di spionaggio di Milano, a quanto pare, c’era persino la Chiesa. (Il Fatto Quotidiano)