Crisi auto, cura da 4 miliardi dei fornitori tra tagli di forza lavoro e razionalizzazioni
Grandi manovre tra i fornitori europei di auto per trovare rimedio alla crisi. Le aziende di componenti per l'industria automobilistica si stanno muovendo nel Vecchio continente con interventi drastici sul fronte del ridimensionamento della forza lavoro e interventi di riorganizzazione delle attività, imposti dalla transizione del mercato verso l'elettrico. Processo nel quale devono contrapporsi all'avanzata della Cina, dove nel frattempo i colossi del settore spremono sempre di più i propri fornitori per abbassare i prezzi. (QuiFinanza)
Se ne è parlato anche su altre testate
Nel 1985, oltre il 92% dei ventenni desiderava acquistare un’auto (e poi la acquistava); oggi siamo al 29%. A scanso di equivoci, sottolineo subito che salvaguardare i posti di lavoro nell'industria locale e regionale è un imperativo di solidarietà. (Primonumero)
“L’attuale situazione di stallo nel confronto al Mimit, il taglio di risorse pubbliche e la mancata presenza dei vertici di Stellantis, richiedono l’assunzione di una responsabilità non più rinviabile dopo lo sciopero e la manifestazione nazionale dei lavoratori del settore auto” ‒ scrivono i tre segretari generali a sostegno della richiesta di convocazione, concludendo che ‒ “In assenza di un riscontro positivo ci vedremo costretti all’auto-convocazione con i lavoratori del settore presso Palazzo Chigi”. (Fiom-Cgil)
La ricetta per frenare la crisi del mercato auto? Un’iniezione da 4 miliardi di euro per i fornitori di componenti per l’industria automobilistica che stanno vivendo una fase complicata. (Rinnovabili)
La crisi che sta subendo il settore dell’automotive a livello europeo, soprattutto la Germania, è dettata dal fatto che “si producono grandi auto che però non corrispondono alla domanda di mercato”. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Fonte Pexels Il mercato europeo dell’auto sta andando verso il collasso. Giorno dopo giorno si rincorrono notizie sulla chiusura di fabbriche e licenziamenti di migliaia di lavoratori: Volkswagen, (Rinnovabili)
Ma la crisi dell’automotive riguarda tutta Europa. L’ultimo annuncio risale a mercoledì, quando Stellantis ha fatto sapere che chiuderà il sito produttivo di Luton, in Inghilterra. (Liberoquotidiano.it)