Iran, cosa c'è dietro l'attacco a Israele: contro il regime degli ayatollah il dissenso cova sempre più forte

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Spari verso il cielo, clacson, persone in strada, qualche fuoco d’artificio. Mentre in Israele i cittadini uscivano dai rifugi antiaerei, sperando che l’attacco iraniano fosse terminato, nelle città dell’Asse della resistenza iniziavano i festeggiamenti. Da Beirut a Gaza fino a Teheran, migliaia di sostenitori di Hezbollah, di Hamas, della Repubblica islamica e di tutta la galassia di milizie legate all’Iran hanno deciso di scendere in strada. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

A sera, quando le immagini della grandinata di missili iraniani su Israele hanno appena fatto il giro dei telegiornali, a Palazzo Chigi le certezze sono poche ma ben salde: per ora i militari italiani schierati in Libano per la missione Unifil restano dove sono e, a fronte di una «profonda preoccupazione» per l’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, si continua a lavorare per la de-escalation. (ilgazzettino.it)

L'Iran colpirà "tutte le infrastrutture" di Israele se verrà attaccato in risposta ai suoi lanci di missili, ha avvertito il capo di Stato Maggiore dell'esercito iraniano, il generale Mohammad Bagheri. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Margelletti: “Gli Ayatollah si faranno molto male. Tel Aviv vuole annientarli”

Lo riporta Haaretz. «La nostra azione è conclusa a meno che Israele non decida di provocare ancora. Il Centro siriano per i Diritti Umani, affiliato all'opposizione nel Paese, ha riferito che le milizie iraniane stanno evacuando il loro quartier generale dalla città di al-Bukhamal, al confine con l'Iraq, per paura di un attacco israeliano. (Corriere della Sera)

Secondo Axios, Tev Aviv potrebbe colpire gli impianti di produzione di petrolio all'interno dell'Iran e altri siti strategici. Si aggrava la crisi in Medio Oriente dopo l'attacco missilistico dell'Iran su Israele (Adnkronos)

Evidentemente hanno scelto la seconda via, un conflitto aperto, pur sapendo che farà loro molto ma molto male”. Così Andrea Margelletti, presidente del Cesi, il Centro studi internazionali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)