In ricordo di Luca e Cristian, morire cercando la vita
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In montagna, la morte è un rischio che ogni alpinista accetta, e quando colpisce, il silenzio e il ricordo commosso sono l'unica risposta, come nel caso della tragica scomparsa di Luca Perazzini e Cristian Gualdi sul Gran Sasso. Luca Perazzini (42 anni) e Cristian Gualdi (48 anni) In montagna la morte è parte del gioco. Fa parte di quell'inevitabile margine di rischio che ogni alpinista accetta nel momento in cui si lega gli scarponi. (Lo Scarpone)
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I giorni per onorare la memoria di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti di Santarcangelo morti sul Gran Sasso. Il fratello di Luca, Marco, ha spiegato ieri – su queste colonne – che ha intenzione di presentare un esposto alla Procura di Teramo, che sta indagando sull’incidente: “È stata una disgrazia. (il Resto del Carlino)
Le cerimonie si terranno in due chiese distinte: alla Collegiata della città e nella parrocchia di San Vito. A partire dalle 18, due file di candele verranno accese lungo la scalinata della centrale via Saffi, mentre i negozi del centro accenderanno anch’essi una luce alla propria vetrina. (Corriere Romagna)
Gli incidenti in montagna scuotono le coscienze e suscitano spesso numerose riflessioni, soprattutto da parte di chi conosce bene ed ama la montagna. Sono i giorni del dolore dopo la tragica morte dei due alpinisti di Santarcangelo di Romagna, Luca Perazzini e Cristian Gualdi, che hanno perso la vita sul Gran Sasso (Il Capoluogo)
"Ho intenzione di presentare un esposto alla Procura di Teramo. Io continuo a chiedermi perché non hanno impedito l'accesso a Luca e Cristian. (Sky Tg24 )
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Potrebbe finire in tribunale la tragedia di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due amici alpinisti romagnoli dispersi durante la scalata del Gran Sasso e morti, anche a causa dell'impossibilità di un soccorso rapido per via del maltempo. (Liberoquotidiano.it)