Chi sarà il prossimo premier della Francia: incontro di Macron con i socialisti, critiche da sinistra

Macron è pronto a scegliere un nuovo primo ministro dopo che il governo Barnier ha perso il voto di sfiducia questa settimana PUBBLICITÀ Dopo che il voto di sfiducia ha fatto cadere il governo di Michel Barnier, il presidente francese Emmanuel Macron ha ricevuto venerdì a Parigi diversi partiti politici per discutere della formazione di un nuovo governo. Il partito socialista, che fa parte della coalizione di sinistra Nuovo fronte popolare (Nfp), sembra essere aperto all'idea di lavorare con altri partiti per cercare di superare l'attuale stallo istituzionale. (Euronews Italiano)

Su altri giornali

Nel suo seguitissimo discorso televisivo il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato come un orleanista, cioè come il punto di equilibrio che esclude l’estrema destra e la sinistra. (il manifesto)

Dopo la caduta di Michel Barnier, il presidente cerca una soluzione alla crisi scoppiata nel mezzo dell’approvazione della Finanziaria. PARIGIEmmanuel Macron lancia le consultazioni per formare un nuovo «governo di interesse nazionale» basato su accordi di «non sfiducia». (la Repubblica)

All'indomani del suo discorso alla nazione, il presidente francese è partito dai socialisti: pronti a sostenere un governo di larghe intese purché non guidato da un conservatore di destra neogollista. All'Eliseo si negozia. (il Giornale)

Macron "seppellito" da Caracciolo: "Re malato, come finirebbe se si votasse oggi"

Secondo la leader del Rassemblement National, il discorso in tv di Emmanuel Macron ieri sera è stato "pericoloso": "Non può insultare i deputati. (Tiscali Notizie)

Tra i vari tag di questo editoriale, di proposito non ho voluto inserire alcune parole chiave come "tangentopoli", "mani pulite" e "giudici". Ritengo che si debba dire basta a un accostamento che riduce una parte importante della nostra storia come italiani a una cosa che poi si è rivelata essere una falsa rivoluzione. (Il Giornale d'Italia)

Senza il supporto degli elettori, con sondaggi di gradimento a picco, e senza reali carte da giocarsi: dopo la sfiducia a Barnier, durato appena 3 mesi, potrebbe puntare su un premier tecnico (primo caso nella storia della democrazia transalpina) o affidarsi a un socialista, per un esecutivo più spostato a sinistra esponendo però il fianco a Marine Le Pen, visto che il suo Rassemblement National è la prima forza nell'Assemblea nazionale. (Liberoquotidiano.it)