Il Messaggero - Pellegrini pensa di lasciare la Roma. Inter concreta, per Inzaghi sarebbe l'erede di Mkhitaryan

Dopo la forte eco mediatica di gennaio, quando la Roma fece di tutto per portare Davide Frattesi nella Capitale, si torna a parlare di un futuro all'Inter per Lorenzo Pellegrini a fine stagione. A trattare l'argomento è Il Messaggero, che sostiene come il capitano giallorosso stia seriamente valutando la possibilità di partire a fine stagione (contratto in scadenza nel 2026), ipotesi sempre respinta finora, e per lui sarebbero pronte a farsi avanti proprio l'Inter e il Napoli (Fcinternews.it)
Su altre fonti
Secondo Il Messaggero, il capitano giallorosso starebbe seriamente valutando l’ipotesi di lasciare la Roma, un’eventualità finora sempre scartata, nonostante un contratto in scadenza nel 2026. (Il Nerazzurro)
La questione Pellegrini-Inter inizia a riaprirsi: l'indiscrezione da Roma lascia di stucco. Il futuro di Lorenzo Pellegrini potrebbe essere lontano da Roma. (Spazio Inter)
Ai microfoni di Radio Corriere dell’Umbria ha parlato l’ex arbitro Tagliavento, il quale rilascia un intervista soffermandosi in modo particolare su Mourinho. Ecco cos ha detto riguardo l’ex allenatore di Roma e Inter Tagliavento, l’ex arbitro calcistico rilascia delle dure considerazioni sull’ex allenatore di Roma e Inter in questa intervista: ecco cos ha detto (LazioNews24.com)

L’ex arbitro Paolo Tagliavento è tornato a parlare del match Inter-Sampdoria del 2010 in cui espulse i nerazzurri Samuel e Cordoba: le parole (SampNews24.com)
Intervenuto sulle frequenze di Radio Corriere dell’Umbria, nel corso del programma “Umbria in diretta”, l’ex arbitro Paolo Tagliavento è tornato su Inter–Sampdoria che si è disputata il 20 febbraio 2010: in quella sfida il direttore di gara lasciò i nerazzurri in 9 uomini dopo le espulsioni per doppia ammonizione di Walter Samuel e Ivan Cordoba (iconico il gesto delle manette fatto da Mourinho in quell’occasione). (InterNews24.com)
San Siro. Inter-Sampdoria. Data e incontro che i tifosi interisti non dovrebbero ricordare con immenso piacere, ma probabilmente pervasi da rabbia, la stessa che però all’epoca si trasformò poi in applausi scroscianti verso i propri giocatori al termine della partita. (Il Nerazzurro)