I balneari scaricati dal governo amico, che regala altri due anni di agonia
È glaciale la freddezza con cui il governo di Giorgia Meloni ha disciplinato le gare delle concessioni balneari. Dopo avere promesso di escludere gli stabilimenti dalla direttiva Bolkestein (sono ancora freschi nella memoria i passionari interventi della leader di Fratelli d’Italia a difesa della categoria), l’esecutivo di centrodestra ha partorito una norma debole e pasticciata, che introduce una finta proroga fino al 2027 (a discrezione dei Comuni che potranno anche non usufruirne) e degli indennizzi inadeguati (basati solo sugli investimenti non ammortizzati degli ultimi cinque anni, un periodo in cui i concessionari non hanno investito proprio a causa della scadenza delle concessioni), per poi disciplinare le gare senza sufficienti riconoscimenti per chi ha sempre svolto questo lavoro. (Mondo Balneare)
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Ultim'ora news 5 settembre ore 20 La proroga della proroga delle concessioni fino al 30 settembre 2027 o, in presenza di non meglio definite difficoltà oggettive, al 31 marzo 2028 risolve veramente questa annosa questione incancrenitasi con il pensare, sotto tutti i governi, che le Direttive europee (Bolkestein in particolare) siano in qualche modo eludibili o, quantomeno, che alla fine si riesca a farne slittare l’applicazione e che in ogni caso si debba tener conto della peculiarità della nostra situazione che spesso alcune Direttive non riflettono. (Milano Finanza)
Sulle spiagge venete è la domanda che oggi si fanno tutti gli operatori e gli addetti ai lavori del settore: e adesso, alla luce del decreto sui balneari partorito mercoledì a Roma pare con il sostanziale avallo dell’Unione Europea, che succede per le gare che si sono già svolte in regione e che hanno messo a bando buona parte delle aree attrezzate sul litorale? Preso atto dei contenuti del testo e al netto di estemporanee interpretazioni, sindaci e funzionati del Comuni della costa veneta hanno tirato più di un sospiro di sollievo: le gare avviate in Veneto sotto l’ombrello della legge regionale 33 possono proseguire regolarmente senza essere annullate o interrotte. (ilgazzettino.it)
Le concessioni ai balneari vengono prolungate fino al 2027, le gare dovranno essere bandite entro il giugno precedente e chi subentra dovrà pagare un indennizzo a chi lascia e assicurare la continuità occupazionale dei lavoratori. (CittaDellaSpezia)
I balneari si sentono traditi dal governo: nei mesi passati era stato promesso loro di tener fuori questo settore all’applicazione della direttiva Bolkestein mentre in realtà, con la riforma appena varata dal Consiglio dei ministri, avviene l’esatto contrario. (La Stampa)
Lido di Camaiore (Lucca), 6 settembre 2024 – La bozza presentata dal governo Meloni è bocciata quasi in toto dalle categorie economiche. A partire dal Sib, il sindacato dei balneari che aderisce a Confcommercio, e dalla Fiba (Confesercenti). (LA NAZIONE)
Lo ha detto una portavoce della Commissione europea, sottolineando che la cooperazione con Roma proseguirà affinché la riforma diventi effettiva con "le nuove procedure di gara entro la scadenza del 2027". (ilmessaggero.it)