Bombe su due scuole, è ancora strage di donne e bambini a Gaza
Israele è molto vicina a raggiungere lo scopo di rendere totalmente inabitabile (per i palestinesi) il nord della Striscia di Gaza. La popolazione che ancora resiste, costantemente sotto attacco, da tempo non ha accesso a cibo e acqua. E ora è anche priva di assistenza sanitaria. Rimane un solo ospedale operativo nel nord, l’al Ahli, ma funziona a regime ridotto per i continui raid di droni e i colpi di artiglieria pesante che ne hanno danneggiato la struttura. (il manifesto)
Su altre testate
Il nuovo leader siriano, Abu Mohammad al-Jolani, ha detto in un'intervista alla Bbc che la milizia vincitrice da lui comandata, Hayat Tahrir al-Sham (Hts), dovrebbe essere cancellata dalla lista delle organizzazioniterroristiche da parte di Onu, Stati Uniti, Unione Europea e Regno Unito, che la inserirono quando l'allora al-Nusra era una `scheggia´ di Al Qaida, con la quale ruppe nel 2016. (Corriere della Sera)
Un attacco aereo israeliano ha ucciso almeno otto palestinesi in un'abitazione nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale: lo hanno riferito i medici, come riporta Haaretz. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Questo mentre è stato riaperto l'aeroporto di Damasco, da dove sono decollati i primi voli per e da Aleppo, ed è ripreso il traffico di camion con la Giordania attraverso il valico di Jaber-Nassib, riaperto da Amman. (La Stampa)
Nelle stesse ore, in Cisgiordania, un gruppo di coloni prendeva d’assalto una moschea a Marda, vicino Salfit: l’edificio è stato dato alle fiamme e sulle pareti sono stati lasciati slogan razzisti. Non è previsto Natale in Palestina, per il secondo anno consecutivo. (il manifesto)
I feriti nell’attacco sarebbero almeno 30. Nuovi raid aerei israeliani hanno colpito due scuole che ospitano sfollati palestinesi nel quartiere di Daraj Tuffah a Gaza City. (Il Fatto Quotidiano)
La Siria è "sfinita" dalla guerra" e "non è una minaccia" ai suoi Paesi vicini o all'Occidente: lo ha dichiarato il leader in siriano in pectore, il capo della milizia vincitrice Hts, Abu Mohammad al-Jolani, in un'intervista rilasciata alla Bbc che apre il sito dell'emittente britannica. (la Repubblica)