Crisi dell'auto in Italia, produzione dimezzata e posti di lavoro a rischio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L'industria automobilistica italiana sta attraversando una crisi senza precedenti, con una produzione che, nel settembre 2024, ha subito un calo del 50,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Questo drammatico crollo ha portato alla produzione di sole 25.000 unità, un dato che evidenzia la gravità della situazione. Nei primi nove mesi del 2024, infatti, sono state prodotte complessivamente 256.000 autovetture, segnando una contrazione del 38,3% rispetto allo stesso periodo del 2023.
La crisi non risparmia nessuno: Volkswagen, Nissan, Audi e Stellantis sono tutte coinvolte in questa spirale negativa, con tagli annunciati e una situazione che sembra peggiorare di giorno in giorno. In particolare, Stellantis, uno dei principali attori del settore, ha lanciato un allarme riguardo ai 50.000 posti di lavoro a rischio, tra azienda principale e indotto. Questo numero impressionante mette in luce l'aspetto più preoccupante della crisi, che non riguarda solo la produzione, ma anche l'occupazione e il futuro di migliaia di famiglie.
L'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA) ha lanciato un appello al Governo affinché riveda il taglio dell'80% al Fondo Automotive, un provvedimento che, se non modificato, potrebbe aggravare ulteriormente la situazione. La politica di Bruxelles, tuttavia, non sembra voler cambiare rotta, nonostante le evidenti difficoltà del settore. Alcuni osservatori sottolineano come questa crisi abbia radici profonde, legate a scelte politiche e industriali che hanno penalizzato l'industria automobilistica europea nel suo complesso.
In questo contesto, il mercato automobilistico italiano appare in agonia, con navigatori di serie e ruote di scorta a pagamento che non riescono a risollevare le sorti di un settore in profonda difficoltà. La flessione della produzione, iniziata all'inizio dell'anno, prosegue inesorabile, e le prospettive per il futuro non sembrano rosee.