Biennale, l’artista americana Simone Leigh premiata con il Leone d’Oro
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati anche i Leoni d’Oro alla Carriera all’artista tedesca Katharina Fritsch e alla cilena Cecilia Vicuña
A fare gli onori di casa, nella Sala delle Colonne a Ca’ Giustinian, il presidente della Biennale Roberto Cicutto e la curatrice Cecilia Alemani.
E’ l’artista americana Simone Leigh la vincitrice del Leone d’Oro per la miglior partecipazione, con "Sovereignty”, alla Biennale Arte 2022 intitolata ”il latte dei sogni”. (VeneziaToday)
Su altre testate
Per i giudici Boyce “propone un linguaggio molto contemporaneo nelle forme frammentate che lo spettatore ricostruisce attraverso la sua esperienza nel padiglione”. (askanews) – Il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, ha annunciato il padiglione nazionale premiato con il Leone d’Oro dalla giuria internazionale presieduta da Adrienne Edwards. (Agenzia askanews)
Il padiglione britannico, curato da Emma Ridgway, presenta l’opera di Sonia Boyce. La Gran Bretagna ha vinto il Leone d’Oro per la miglior partecipazione nazionale, con il padiglione «Feeling Her Way», ai Giardini. (Il Sole 24 ORE)
Il Leone d’Oro alla Carriera Cecilia Vicuña espone un’opera dedicata alla Laguna di Venezia. Nau Fraga viaggia verso la memoria della Laguna, la sua vegetazione e le corde annodate dai primi abitanti. (Video)
(Leonardo Merlini) Lavorando in collaborazione con altre donne nere, ha svelato una moltitudine di storie rimaste inascoltate”. (Agenzia askanews)
IL LEONE D’ORO A SIMONE LEIGH. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha consegnato il Leone d’Oro all’artista afroamericana Simone Leigh, già rappresentante del Padiglione USA, che con la sua monumentale scultura “ha fornito un’entrata vincente alla Biennale all’Arsenale, anticipando tutto il percorso della mostra internazionale” nei temi e nelle intenzioni. (Artribune)
Boyce propone un linguaggio molto contemporaneo nelle forme frammentate che lo spettatore ricostruisce attraverso la sua esperienza nel padiglione. Lavorando in collaborazione con altre donne nere, svela una moltitudine di storie rimaste inascoltate. (La Biennale di Venezia)