Schlein a La7: “Calenda decida, non può avere i piedi in due scarpe. M5s? Tra noi intese sul riarmo”
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“Carlo Calenda deve decidere da che parte stare, perché non si può avere un piede in due scarpe. La linea del Pd è una e chiara: noi torneremo al governo vincendo le elezioni con una coalizione progressista. Senza larghe intese, senza accordi di palazzo. Questo è il mandato molto chiaro che ho ricevuto alle primarie che ho vinto, quindi Calenda faccia una scelta, perché non si può stare un po’ di qua e un po’ di là”. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri media
(Adnkronos) – Elly Schlein sì o no alla manifestazione M5S del 5 aprile? Oppure: delegazione dem sì o no? Il Partito democratico e la sua segretaria ancora non hanno sciolto la riserva sulla loro presenza alla piazza del Movimento 5 Stelle contro (anche) il piano di riarmo presentato da Ursula von der Leyen, ma intanto Giuseppe Conte lancia un amo non indifferente alla leader dem. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo un weekend ad altissima tensione nel centrosinistra, seguito all’invito e di conseguenza all’intervento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Congresso di Azione. (Il Dubbio)
"Carlo Calenda deve decidere da che parte stare, Azione deve decidere da che parte stare, perché non si può stare con un piede in due scarpe", ha tagliato corto la leader dem ospite a Tagadà, il programma condotto da Tiziana Panella su La7 (Libero Quotidiano)
Riceve solo no la proposta di coalizione dei volenterosi italiani fatta da Carlo Calenda chiudendo il congresso di Azione. Da Elly Schlein (era ovvio) ai riformisti dem (meno ovvio), dai forzisti ai socialisti del neo eletto Maraio, fino a +Europa di Magi. (la Repubblica)
«Penso che Carlo Calenda debba decidere: non si può stare con i due piedi in due scarpe». Due giorni in cui Calenda ha flirtato con Meloni, sparato a zero contro il M5S («Andrebbe cancellato») e auspicato la nascita in Italia di un gruppo di «volenterosi» pro-riarmo con Fi, + Europa e la destra Pd. (Il Manifesto)
Renzi Per Matteo Renzi quella di Calenda è stata una operazione di chiarezza: "Calenda considera Meloni una statista internazionale, per me è una influencer non all'altezza di guidare l'Italia", spiega Renzi a Repubblica: "A dividerci è il giudizio sulla premier e non differenze caratteriali. (rtl.it)