Sergio Solli, l'attore amato da Napoli che è passato da De Filippo a De Crescenzo
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Addio a Sergio Solli, attore amatissimo dal pubblico, simbolo della drammaturgia napoletana. Aveva 78 anni.Ad annunciare la morte di Sergio Solli è stato Bruno Garofalo, scenografo di Eduardo De Filippo, che ha scritto sui social: “Notizia triste per me e per chi lo conosceva. Se n’è andato un altro pezzo di storia napoletana, un amico delle origini. Non mi viene voglia di dire altro”. “Ciao Sergio, grande attore, indimenticabile al fianco di Luciano – recita invece una nota della famiglia De Crescenzo – Resterai nei cuori dei tanti che per decenni ti hanno apprezzato in teatro, al cinema in tv. (Positanonews)
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La sua scomparsa è stata annunciata sui social da Bruno Garofalo, storico scenografo di Eduardo de Filippo, suo maestro e scopritore. "Notizia triste per me e per chi lo conosceva…se n'è andato un altro pezzo di storia napoletana… un amico delle origini…", ha scritto Garofalo, seguito poi sulla rete da tanti estimatori dell'artista. (Sky Tg24 )
Nato shampista nel gettonato salone di papà Osvaldo, Sergio Solli era ben avviato a taglio, colore e permanente al servizio delle borghesi signore napoletane di San Pasquale a Chiaia. Nel tempo libero si dilettava con una compagnia amatoriale di attori rapiti dalla recitazione. (AreaNapoli.it)
“Notizia triste per me e per chi lo conosceva… se n’è andato un altro pezzo di storia napoletana… un amico delle origini…” ha scritto Garofalo, seguito poi sulla rete da tanti estimatori dell’artista. Stampa (Salernonotizie.it)
Non mi viene voglia di dire altro". "Ciao Sergio, grande attore, indimenticabile al fianco di Luciano - recita invece una nota della famiglia De Crescenzo - Resterai nei cuori dei tanti che per decenni ti hanno apprezzato in teatro, al cinema in tv. (La Gazzetta dello Sport)
Originario dei Quartieri Spagnoli, fu lanciato a teatro da Eduardo De Filippo e poi reso celebre dal cinema e della televisione. E’ morto Sergio Solli, attore simbolo dell’epoca d’oro della commedia e della drammaturgia napoletana. (IMTV)
Come saggiamente intuito dai colleghi del TG Com, da “Natale in casa Cupiello” è rimasta nella storia la battuta del suo personaggio: “Prendo il caffè e me ne vado”. (CalcioNapoli1926.it)