Il Papa: nella Chiesa non c’è posto per gli abusi, il male va portato allo scoperto
Città del Vaticano Sono parole incisive dettate dal dolore dell’ascolto di abusi e violenze subite, quelle che Papa Francesco con grande forza pronuncia nell’omelia della Messa celebrata nello stadio “Re Baldovino” di Bruxelles, ultimo atto del 46.mo viaggio apostolico. Lo afferma lo stesso Vescovo di Roma quando prende spunto dal Vangelo di Marco, nel quale Gesù mette in guardia i discepoli dal pericolo di scandalizzare, cioè di ostacolare il cammino e ferire la vita dei piccoli. (Vatican News - Italiano)
La notizia riportata su altre testate
Ne è convinto il Papa, che nell’omelia della Messa presieduta allo stadio di Bruxelles ha affermato che “l’egoismo, come tutto ciò che impedisce la carità, è scandaloso perché schiaccia i piccoli, umiliando la dignità delle persone e soffocando il grido dei poveri. (Toscanaoggi.it)
L'esordio è stato tutto un programma: nel suo discorso di benvenuto a Palazzo di Laeken, il primo ministro Alexander De Croo si è permesso di tirare le orecchie pubblicamente all'illustre ospite attaccando a testa bassa la Chiesa sul tema abusi e adozioni forzate. (il Giornale)
“Il male non si nasconde, il male va portato allo scoperto. Che si sappia. Come hanno fatto alcuni abusati e con coraggio, che si sappia. E che sia giudicato l’abusatore, sia laico, prete o vescovo. Che sia giudicato”. (LAPRESSE)
Vatican News Questa mattina, 29 settembre, ultimo giorno del viaggio in Belgio iniziato con la tappa in Lussemburgo, Papa Francesco ha ricevuto nella Nunziatura apostolica di Bruxelles il presidente uscente del Consiglio europeo, Charles Michel. (Vatican News - Italiano)
Alle ferite dei piccoli, ma anche dei familiari e delle loro comunità”. Nell’omelia della messa allo stadio di Bruxelles, ultimo momento pubblico del viaggio del Papa in Lussemburgo e Belgio, il Papa è tornato ancora una volta, come aveva fatto fin dall’inizio del pellegrinaggio, sul tema degli abusi del clero, in una Chiesa che è stata travolta dagli scandali. (Toscanaoggi.it)
Parla di «santità al femminile», il Pontefice. E condanna fermamente chi copre gli abusi chiedendo che gli abusatori siano giudicati. Dopo che gli studenti di Louvain-la-Neuve gli hanno contestato di non aver citato, nella Laudato si’, neppure una teologa donna e dopo il duro comunicato dell’ateneo che «deplora le sue posizioni conservatrici sul ruolo delle donne nella società» Francesco prova a ricucire lo strappo con una omelia in cui ricorda che fu Anna di Gesù, al secolo Anna de Lobera y Torres, carmelitana beatificata proprio oggi, tra le «protagoniste, nella Chiesa del suo tempo, di un grande movimento di riforma». (Famiglia Cristiana)