Il Salone Nautico si chiude con quasi 121mila visitatori: +2,19% rispetto alla scorsa edizione

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Genova24.it INTERNO

Genova. La 64esima edizione del Salone Nautico di Genova si chiude con 120.864 visitatori, il 2,19% in più rispetto al 2023. Questo il dato certificato alle 14 del 24 settembre, giornata di chiusura della manifestazione, che tornerà al Waterfront dal 18 al 23 settembre 2025. I numeri del Salone Nautico 2024 Per la 64esima edizione del Salone sono stati 1.052 i brand esposti e 1.030 le imbarcazioni in mostra su una superficie espositiva complessiva di 220mila metri quadrati tra terra e acqua, con l'85% di aree all'aperto. (Genova24.it)

Ne parlano anche altri media

Si è concluso con piena soddisfazione degli organizzatori di Confindustria Nautica (attraverso la società I Saloni Nautici) la 64ma edizione del Salone di Genova, che dal 18 al 24 settembre ha messo in mostra oltre mille imbarcazioni (per la precisione 1030), richiamando ben 120.864 visitatori, i quali hanno popolato un’area di 220.000 metri quadri tra spazi a terra e in mare. (Il Messaggero - Motori)

Il Salone Nautico Internazionale chiude la 64ª edizione con 120.864 visitatori registrati alle ore 14:00 di oggi, 24 settembre, giornata di chiusura della manifestazione – con un +2,19% rispetto al 2023 nonostante il meteo inclemente della giornata di ieri. (GenovaQuotidiana)

Così come le aziende, da Navigo, Seakeeper, Naval Motor Botti, Power Group, Gianneschi, a molte altre. (LA NAZIONE)

L’evento, organizzato dal Gruppo ChEnPe, nasce dalla volontà di fare il punto sulle diverse soluzioni tecniche e logistiche che stanno emergendo in risposta alla crescente esigenza di una transizione energetica sostenibile. (Adnkronos)

La vetrina della nautica internazionale, con oltre mille barche in esposizione, oltre 100 novità e 30 première assolute, 125 convegni e workshop, 1.154 giornalisti accreditati (+1,58%), presenta il bilancio in numeri dei sei giorni di manifestazione. (Travelnostop.com)

Quindi quest’anno si fanno i conti, perché adesso poi bisogna vedere come si riesce a mantenere una certa occupazione delle strutture ricettive. Quindi non è che Genova avesse fatto dei risultati pazzeschi perché era brava, ma perché c’era una crescita generale. (GenovaQuotidiana)