Trump pensa a meno dazi: potrebbero salvarsi auto, farmaci e chip
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Un probabile dietrofront della Casa Bianca sull'affaire dazi, o almeno, su alcune categorie di beni quali automobili, prodotti farmaceutici e semiconduttori. A riportare quest'ipotesi sia il Wall Street Journal sia Bloomberg, confermando che il 2 aprile scatteranno comunque i dazi reciproci. L'amministrazione americana si starebbe ora concentrando su circa il 15% delle nazioni con squilibri commerciali "cronici" con gli Stati Uniti, i cosiddetti "dirty 15", come li ha definiti il segretario al tesoro Scott Bessent la scorsa settimana. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
"I dazi portano le economie a chiudersi e i mercati a non fidarsi, come sta succedendo in America, dove gli investitori si sfilano per colpa dell'eccentricità della politica economica di Trump", spiega a Metropolis Serena Sileoni, professoressa di Diritto Costituzionale all'Università Suor Orsola Benincasa. (La Stampa)
Gli Stati Uniti si preparano a introdurre i dazi “reciproci”: il conto alla rovescia è iniziato. Questa nuova politica commerciale annunciata dall’amministrazione Trump entrerà in vigore il 2 aprile e mira a ridurre gli squilibri commerciali tra gli Stati Uniti e i loro partner. (Moneyfarm)
L’amministrazione si sta ora concentrando sull’applicazione di tariffe a circa il 15% delle nazioni con squilibri commerciali persistenti con gli Stati Uniti, quello che viene chiamato un “ dirty 15 ”, come ha detto il segretario al tesoro Scott Bessent la scorsa settimana. (Il Sole 24 ORE)
Strumento negoziale o leva in una strategia più ampia: che senso hanno i dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quali scenari prefigurano per l'Europa e il mondo? Riproponiamo un momento della diretta tv «Europa e Stati Uniti alla guerra commerciale?» con l'editorialista del Corriere della Sera Federico Fubini, autore della newsletter «Whatever It Takes», condotta da Maria Serena Natale per la serie di incontri riservati ai nostri abbonati «Le Conversazioni del Corriere». (Corriere TV)
ROMA – A dieci giorni dal fatidico 2 aprile, giorno dell’entrata in vigore dei temuti dazi di Donald Trump contro i suoi principali partner commerciali, Italia compresa, non mancano le sorprese sulle modalità operative delle nuove tariffe. (la Repubblica)