«Autonomia con gabbie salariali». Calderoli smentisce, il Pd lo attacca
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L’opposizione al Governo Meloni getta un’ulteriore ombra, quella delle gabbie salariali, sull’Autonomia differenziata: ovvero indicatori differenziali tra territori per definire, di fatto, fabbisogni distinti. Compresi ad esempio i compensi del personale sanitario, scolastico e dei trasporti a seconda del costo della vita dove si risiede. Si apre così un nuovo vulnus polemico nel confronto politico che, di questo passo, degenera in una conflittualità senza via d’uscita. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
“La Lega ha gettato la maschera e continua ad accelerare sull’autonomia differenziata, nonostante i ricorsi delle Regioni alla Corte Costituzionale e le 1,3 milioni di firme depositate in Cassazione per il referendum abrogativo. (Telemia)
Livelli essenziali di prestazione significa servizi pubblici fondamentali come sanità, scuola, trasporti. Lep significa Livelli essenziali di prestazione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Enrico La Loggia e la lobby del Veneto che vuole spaccare il Paese, parla uno dei membri della Commissione Cassese: “Stanno provando a dire che il costo della vita a Sud è più basso ma le gabbie salariali non passeranno. (Quotidiano del Sud)
"La Lega ha ormai gettato la maschera e continua ad accelerare sull'autonomia differenziata, nonostante i ricorsi presentati dalle Regioni davanti alla Corte Costituzionale e il milione e trecentomila firme depositate in Corte di Cassazione per il referendum abrogativo, alle quali si sono aggiunti i due quesiti referendari votati dai Consigli regionali di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana per cancellare lo spacca Italia. (Reggio TV)
«La Lega ha ormai gettato la maschera e continua ad accelerare sull’autonomia differenziata, nonostante i ricorsi presentati dalle Regioni davanti alla Corte Costituzionale e il milione e trecentomila firme depositate in Corte di Cassazione per il referendum abrogativo, alle quali si sono aggiunti i due quesiti referendari votati dai Consigli regionali di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana per cancellare lo “spacca Italia”. (LaC news24)
Che, se formatosi a seguito di istanze delle Regioni, genererebbe un sistema legislativo a geometria variabile, per una durata massima di un decennio rinnovabile ma con la reiterazione della procedura -, è da rilevare che sono in molti a occuparsene benché ignari dell’argomento. (Sanità24)