Piazza Affari scivola e sfiora il -3%. Le minacce nucleari della Russia spaventano l’Europa
La Borsa italiana ritocca i minimi della giornata e scende del 2,8% con l'indice Ftse Mib, confermandosi la Piazza peggiore in Europa sulle tensioni scatenate dalla nuova dottrina russa sull'uso delle armi nucleari in risposta all'utilizzo dei missili Usa a lungo raggio da parte dell'Ucraina. A Milano soffrono soprattutto le banche, con Fineco, la Popolare di Sondrio e Unicredit in ribasso di cinque punti percentuali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri media
Alla fine Shanghai ha chiuso in rialzo dello 0,51%, e Shenzhen di un più sostenuto +1,86%. Borse di Asia e Pacifico in tenuta, dopo un avvio difficile per le Piazze cinesi in scia al maxi programma di aiuto ai governi locali carichi di debiti e ai timori crescenti di deflazione. (Tuttosport)
Tra le Piazze cinesi sale più di tutte Shenzhen (+2,19%) mentre resta la lente sulle future mosse da parte di Donald Trump, neo eletto alla presidenza degli Stati Uniti. Borse di Asia e Pacifico in rialzo con il calo dei rendimenti de Treasury Usa che hanno dato uno slancio positivo ai mercati. (Tuttosport)
Il lancio del primo missile Usa su territorio russo e l’apertura di Mosca ad una risposta con armi nucleari peggiorano sensibilmente l’umore dei listini, che in mattinata virano rapidamente in calo dopo una partenza in rialzo. (la Repubblica)
La Borsa di Milano si muove debole con il Ftse Mib che cede lo 0,67% a 33.531 punti con le prese di beneficio sui bancari (qui i listini in tempo reale), dopo i rialzi della scorsa settimana sulla scorta delle mosse di Banco Bpm (-1,7%) sul Monte dei Paschi di Siena (-1%). (Corriere della Sera)
La chiusura in rialzo di Wall Street si porta dietro quasi tutte le borse dell’Asia Pacifico, l’indice di riferimento dell’area di MSCI guadagna circa lo 0,5%, la metà del rialzo di stanotte. (Websim)
A rendere teso il clima, dopo il via libera di Joe Biden all’uso di missili americani da parte di Kiev contro la Russia, è Vladimir Putin che non ha escluso l’uso di armi nucleari in caso di attacchi con armi convenzionali. (Il Sole 24 ORE)